L'affitto con riscatto è una particolare tipologia di locazione che permette all'inquilino, previo accordo con il proprietario di casa, di diventare proprietario della casa presa in un primo momento in affitto, per cui la casa prima si affitta per un determinato periodo di tempo e trascorso questo si acquista.
Avere l’intenzione di comprare una casa ma non sapere ancora se e quanto la banca ci concederà di mutuo e trovare la casa dei sogni ma con un grande punto interrogativo. O decidere di comprare casa ma non avere ancora le idee chiare su tempi e possibilità.
La soluzione in questi casi potrebbe essere il cosiddetto affitto con riscatto, formula di affitto che non tutti i proprietari di casa prevedono e che implica determinate regole da rispettare. Cerchiamo di dare una spiegazione completa del significato di affitto con riscatto.
L'affitto con riscatto è una particolare tipologia di locazione che permette all'inquilino, previo accordo con il proprietario di casa, di diventare proprietario della casa presa in un primo momento in affitto, per cui la casa prima si affitta per un determinato periodo di tempo e trascorso questo si acquista.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, per un affitto con riscatto, l'inquilino paga un canone di locazione mensile maggiorato del 20-30% rispetto a un normale importo stabilito per contratti di locazione e la somma in più che si paga diventa anticipo per il futuro acquisto dell’immobile. E’ bene precisare che nel contratto di locazione che stipulano proprietario di casa e inquilino bisogna riportare la possibilità da parte dell’inquilino di acquistare l’immobile entro un tempo prestabilito.
Sono diverse le modalità di stipulare un contratto di affitto con riscatto. Quella a cui si ricorre maggiormente è quella che prevede la stipula del contratto di locazione con preliminare di vendita che si fa rivolgendosi ad un notaio e se il conduttore non conclude la compravendita della casa perde, in questo caso, le quote versate in precedenza, che verrebbero così trattenute dal proprietario di casa a titolo di indennizzo.
Ci sono anche casi in cui l’affitto con riscatto viene definito in due passaggi: si stipula prima un normale contratto di locazione e poi al termine dello stesso l’inquilino decide di ‘riscattare’ l’immobile e, durante questo nuovo periodo contrattuale, l’inquilino versa al proprietario di casa un canone maggiorato che viene poi detratto dalla cifra complessiva richiesta per la vendita di casa. Dunque, nell’affitto con riscatto le somme versate a titolo di canone di locazione vengono poi detratte dall’importo totale richiesto per la vendita definitiva della casa.
Secondo le regole attualmente in vigore, per l’affitto con riscatto è prevista una durata massima di dieci anni, ma sono proprietario e inquilino che definiscono i loro tempi, e nel frattempo le parti, cioè proprietario dell’immobile e inquilino, possono liberamente scegliere la forma di locazione che più conviene loro, tra affitto a canone libero e affitto a canone concordato.