L'amministrazione straordinaria di un'azienda è la procedura che consente la continuità aziendale, la salvaguardia occupazionale e la soddisfazione dei creditori dell'imprenditore.
C'è una ragione ben precisa per cui si ricorre alla procedura di amministrazione straordinaria. L'obiettivo è la difesa dei mezzi tecnici, commerciali, produttivi, occupazionali delle aziende in stato di insolvenza. In termini concreti significa assicurare la prosecuzione dell'attività d'impresa.
Anche nel caso di sussistenza di situazioni di insolvenza l'azienda continua la sua attività attraverso un commissario che prende il posto dell'imprenditore insolvente. Ecco quindi che i vantaggi che derivano da questa gestione sono 3: la continuità aziendale, la salvaguardia occupazionale e la soddisfazione dei creditori dell'imprenditore. Approfondiamo quindi tutti i dettagli di questo strumento e più esattamente esaminiamo:
Non tutte le aziende possono ricorrere alla procedura di amministrazione straordinaria. Normativa alla mano è richiesto il rispetto di 3 requisiti di base: la sussistenza di concrete possibilità di recupero dell'equilibrio economico, l'esposizione debitoria pari almeno ai due terzi dell'attivo patrimoniale e dei ricavi generati, un numero di dipendenti occupati pari o superiore alle 200 unità da almeno un anno anteriore alla dichiarazione dello stato di insolvenza.
Le modalità di riassesto della situazione sono generalmente di 3 tipi: un programma di cessione dei complessi di beni e contratti della durata massima di un anno, un programma di ristrutturazione aziendale con finalità conservative e rinnovative della durata non superiore a due anni, un programma di cessione dei complessi aziendali con finalità liquidatorie della durata massima di un anno.
La procedura di amministrazione straordinaria può concludersi per conversione in fallimento o con la ripresa dell'attività dell'impresa in modalità ordinaria. La cessazione della procedura può avvenire anche quando è comunque compiuta la ripartizione finale dell'attivo, in caso di programma di cessione, quando tutti i debiti sono stati pagati o estinti in altro modo e sono stati pagati i compensi degli organi della procedura, recupero da parte dell'imprenditore della capacità di soddisfare le proprie obbligazioni, mancata presentazione delle domande di insinuazione al passivo.
L'amministrazione straordinaria di una azienda prevede innanzitutto la presentazione dell'istanza da parte dell'imprenditore o dai creditori, dal pubblico ministero o dal tribunale d'ufficio. Quindi la verifica da parte del tribunale, nella fase preliminare, della presenza di tutti i requisiti richiesti per l'ammissione alla procedura.
Dopodiché l'accertamento e la dichiarazione da parte del tribunale dello stato d'insolvenza con nomina del giudice delegato e del commissario giudiziale, fissazione del termine tra i 120 e i 150 giorni per l'esame dello stato passivo davanti al giudice delegato. Il successivo passaggio cruciale è l'apertura da parte del tribunale, sulla base della relazione presentata dal giudice delegato e degli accertamenti effettuati, della procedura di amministrazione straordinaria o, in mancanza delle condizioni, dichiarazione del fallimento dell'impresa.
Infine, la nomina del commissario straordinario a cui viene affidato l'incarico di attuare il programma di risanamento, perseguendo la ristrutturazione economica e finanziaria o la cessione dell'azienda. Questa figura deve rispondere ai requisti di professionalità e di onorabilità richiesti per esercitare la loro funzione e non trovarsi nelle situazioni che impediscono la nomina e le cause di sospensione dell'incarico.
Spetta al commissario straordinario richiedere al Ministero l'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria di altre imprese del gruppo, presentando ricorso per la dichiarazione dello stato di insolvenza al tribunale.
Quindi presentare all'autorità amministrativa entro 180 giorni il programma di cessione del complesso aziendale oppure il programma di ristrutturazione finanziaria ed economica dell'azienda. Infine provvede ad amministrare l’impresa e a compiere ogni atto utile ad accertare lo stato di insolvenza, sino alla dichiarazione dello stato di insolvenza.
L'amministrazione straordinaria di una azienda prevede innanzitutto la presentazione dell'istanza da parte dell'imprenditore o dai creditori, dal pubblico ministero o dal tribunale.