Lo sfratto esecutivo è il provvedimento che intima all'inquilino di lasciare la casa occupata in maniera abusiva entro un determinato periodo di tempo stabilito dal giudice e consiste nel rilascio forzoso dell’immobile come passaggio finale della fase giudiziale.
Cos’è lo sfratto esecutivo? La sfratto da una casa di un inquilino scatta nel momento in cui lo stesso non rispetta le regolari scadenze di pagato del canone di locazione pattuito al momento della stipula del contratto di affitto. Si tratta, però, di una procedura non immediata, che non scatta cioè subito e perché, infatti, un proprietario possa chiedere un provvedimento di sfratto, il ritardo di pagamento da parte dell’inquilino deve superare i 20 giorni dalla data di scadenza di pagamento stabilita nel contratto.
Se l'inquilino non paga, il proprietario può decidere di chiedere un decreto ingiuntivo perchè l'inquilino lascia casa. Cerchiamo di dare di seguito una spiegazione al significato 2022 di sfratto esecutivo.
Stando a quanto previsto dalle norme 2022, quando si riceve un decreto ingiuntivo di sfratto, la cosa migliore per un inquilino moroso sarebbe quella di regolarizzare la propria posizione saldando quanto dovuto ed evitando di andare incontro a sfratto e problemi con la legge.
Se l’inquilino continua a non pagare e riceve una notifica di sfratto, deve, per legge, lasciare la casa entro 6 mesi dalla convalida dello sfratto o, in casi eccezionali, entro 12 mesi. I passaggi per avere lo sfratto di un inquilino da un immobile sono generalmente i seguenti:
Se dopo i 10 giorni previsti, l'inquilino non lascia casa, si richiede il cosiddetto preavviso di sfratto, che riporta giorno e ora in cui l’Ufficiale Giudiziario deve recarsi a casa dell’inquilino moroso per chiedere di lasciare l’immobile.
E si parla in questo caso di sfratto esecutivo: si tratta cioè del provvedimento che intima all'inquilino di lasciare la casa occupata in maniera abusiva entro un determinato periodo di tempo stabilito dal giudice e consiste nel rilascio forzoso dell’immobile come passaggio finale della fase giudiziale.
Perché lo sfratto esecutivo sia valido ed effettuato in maniera regolare e legale è necessario che si rispettino precise regole 2022. Per lo sfratto esecutivo è, innanzitutto, necessario che siano presenti:
In alcuni casi, estremi, per uno sfratto esecutivo viene richiesto anche l’intervento della forza pubblica come anche di un medico o di un’ambulanza, se per esempio in casa sia presente una persona malata che necessita di assistenza.
La forza pubblica, però, secondo quanto stabilito dalle regole attuali, può intervenire solo se l’inquilino, ed eventuali familiari, dovesse fare resistenza al rilascio della casa. Una volta terminato lo sfratto esecutivo e liberata la casa, la serratura della sua porta di ingresso deve essere sostituita e le nuove chiavi consegnate solo e unicamente al proprietario dell’immobile.
E se l’inquilino sfrattato nell’immobile dovesse nuovamente entrare in casa, commetterebbe una violazione di domicilio andando incontro a tutte le conseguenze e sanzioni previste in tale caso.
I tempi per uno sfratto esecutivo non sono sempre fissi e universali ma variano in base alle diverse circostanze e situazioni che possono accadere. Si tratta comunque, in ogni caso, di tempi decisamente lunghi, considerando che per uno sfratto esecutivo ci possono volere dai 6 mesi anche ai due anni.