Un condominio minimo indica letteralmente un condominio composto da poche unità abitative. In particolare, secondo quanto previsto dalle leggi attuali, è definito condominio minimo quello costituito da almeno due abitazioni appartenenti a famiglie diverse e fino ad un massimo di otto condomini differenti.
Che cos'è un condominio minimo? Il condominio, si sa, è una aggregazione di unità abitative i cui proprietari usufruiscono di parti private e di part comuni. Sono le parti comuni di un condominio quelle che devono essere gestite al meglio e manutentate adeguatamente per mantenere il condominio sempre in maniera decorosa e sicura.
I condomini possono essere per legge grandi o piccoli e si parla anche di condomini minimi. Vediamo di dare una spiegazione chiara al significato di condominio minimo.
Un condominio minimo indica letteralmente un condominio composto da poche unità abitative. In particolare, secondo quanto previsto dalle leggi attuali, è definito condominio minimo quello costituito da almeno due abitazioni appartenenti a famiglie diverse e fino ad un massimo di otto condomini differenti.
La grande particolarità del condominio minimo è che non è obbligatoria in esso la nomina di un amministratore di condominio, che diventa invece obbligatoria, per legge, quando si superano gli otto condomini all'interno di un edificio condominiale.
Per un condominio minimo non è richiesta neppure l’approvazione obbligatoria di un regolamento condominiale perché, secondo quanto previsto dalla legge attuale, un regolamento di condominio deve essere definito quando in condominio ci sono più di dieci condòmini.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, vale per il condominio minimo come per un grande condominio la regola di divisione delle spese condominiali secondo il criterio delle tabelle millesimali delle diverse proprietà e i singoli proprietari devono provvedere alle spese sia per interventi straordinari e sia per manutenzione ordinaria sulle parti comuni, come ad esempio tinteggiatura del vano scala, manutenzione annuale dell’ascensore, manutenzione del verde del giardino condominiale, se presente, ecc.
Per la divisione di alcuni costi specifici, come per esempio la manutenzione annuale dell’ascensore, o la pulizia delle scale, non si usa la tabella di proprietà generale, ma quella specifica per l’ascensore per esempio, che considera rispetto alla tabella di proprietà generale, l’altezza, cioè il piano, in cui si trova l’appartamento e quindi il maggior uso che di esso si fa.
Come si compone un condominio minimo e regole per amministratore di condomini, regolamento e divisione spese: cosa prevedono norme in vigore