Occorre fare sempre riferimento al Ccnl per capire quali sono i compiti assegnati e l'ambito di manovra di un quadro. Il punto in comune è si tratta di una figura intermedia tra impiegati e dirigenti che svolgono attività per lo sviluppo e l'attuazione degli obiettivi dell'impresa. Nel comparto pubblico, il quadro corrisponde al funzionario.
Le norme sul lavoro in Italia riconoscono l'esistenza di diverse categorie di dipendenti. Tra il vertice dei dirigenti e gli impiegati e i dirigenti ci sono i quadri. Si tratta di una distinzione molto importante che si riflette non solo nei compiti assegnati e nella retribuzione.
Queste categorie di dipendenti sono generalmente trattate in modo diverso secondo in vari Contratti collettivi nazionali di lavoro (terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi, enti pubblici).
Ad esempio, quadri e dirigenti non hanno di solito diritto agli straordinari se lavorano più di 40 ore settimanali e i dirigenti seguono una disciplina a sé sul versante del licenziamento ingiusto. Esaminiamo allora i dettagli in materia sulla base delle recenti disposizioni:
Il primo collegamento da fare è tra la qualifica di quadro è il lavoro dipendente. La prima esiste solo nel caso in cui il contratto sottoscritto sia di questo tipo. Si tratta di una qualifica che si aggiunge alle 4 previste nell'ordinamento italiano (le altre sono dirigenti, operai e impiegati).
Occorre fare sempre riferimento al Ccnl per capire quali sono i compiti assegnati e l'ambito di manovra. Il punto in comune è si tratta di una figura intermedia tra impiegati e dirigenti che svolgono attività per lo sviluppo e l'attuazione degli obiettivi dell'impresa.
Al quadro può essere affidata di rappresentare l'azienda con tanto di potere decisionale. Nel comparto pubblico, il quadro corrisponde al funzionario. Nel contratto dei metalmeccanici sono invece considerati quadri i lavoratori che svolgono con continuità e autonomia funzioni nella gestione delle risorse e con mansioni di contenuto specialistico elevato.
L'appartenenza è caratterizzata dalla capacità di fornire contributi rilevanti, dalla capacità di organizzare, integrare, sovrintendere le risorse affidate e di attivare e gestire rapporti di rilievo con terzi parti.
L'indennità di licenziamento deve essere corrisposta quando il datore di lavoro risolve un contratto di lavoro. I licenziamenti devono essere in forma scritta per essere validi ed efficaci e deve esserci un motivo valido.
Qualora sia dovuto a giusta causa o motivo soggettivo, prima di notificare la lettera di licenziamento il datore di lavoro deve seguire specifiche procedure disciplinari previste dalla normativa.
In ogni caso di licenziamento (salvo giusta causa), anche il dipendente che ha la qualifica di quadro ha diritto al periodo di preavviso. I quadri licenziati ingiustamente possono impugnare il provvedimento nei loro confronti dinanzi a un tribunale del lavoro.
Se i giudici ritengono che l'allontanamento sia ingiusto, i limiti di compensazione dipendono dalle dimensioni dell'azienda e dal momento in cui il quadro è stato assunto. Non è previsto alcun limite di risarcimento per i danni subiti a seguito di discriminazioni o molestie.
Non esiste una normativa specifica che delinea l'ambito di manovra del quadro. Bisogna fare riferimento ai Contratti collettivi nazionali di lavoro, ma anche alle sentenze dei giudici in materia.
Ecco quindi l'individuazione di alcuni criteri per l'identificazione della della categoria di appartenenza, tra cui la responsabilità di budget, la dipendenza diretta dai dirigenti, l'autonoma responsabilità gestionale delle funzioni attribuite.
Come abbiamo visto, dal punto di vista normativo in materia di lavoro ovvero delle varie qualifiche da assegnare è l'articolo 2095 Codice Civile. Qui si legge che i prestatori di lavoro subordinato si distinguono in dirigenti, quadri, impiegati e operai.
Ma anche che le leggi speciali, in relazione a ciascun ramo di produzione e alla particolare struttura dell'impresa, determinano i requisiti di appartenenza alle indicate categorie.
I quadri licenziati ingiustamente possono impugnare il provvedimento nei loro confronti dinanzi a un tribunale del lavoro.