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Che cos' un quadro secondo normative e contratti nazionali lavoro (CCNL)? Spiegazioni, chiarimenti ed esempi

Chi sono i quadri all'interno di una azienda privata o pubblica? Cosa fanno e come si differenziano rispetto gli altri lavoratori presenti e quali caratteristiche hanno i loro contratti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Che cos' un quadro secondo normativ

Nell’organizzazione del lavoro subordinato in Italia, la qualifica di quadro rappresenta una posizione di rilievo, intermedia tra impiegati e dirigenti, caratterizzata da specifici livelli di responsabilità, autonomia gestionale e competenze. 

Definizione e quadro normativo di riferimento

La qualifica di quadro viene formalmente individuata dall’articolo 2095 del Codice Civile italiano, che prevede quattro categorie di prestatori di lavoro subordinato: dirigenti, quadri, impiegati e operai. I quadri, secondo la normativa, sono lavoratori subordinati che – pur non ricoprendo ruoli dirigenziali – svolgono funzioni di rilevante importanza per gli obiettivi dell’impresa, con autonomia decisionale, capacità organizzativa e responsabilità nella gestione delle risorse. La regolamentazione puntuale di questa figura è affidata ai CCNL di settore, che specificano le mansioni, i livelli di autonomia, l’inquadramento e le relative tutele applicabili, in conformità anche alle sentenze della giurisprudenza in materia.

La formalizzazione della categoria è stata rafforzata dalla legge 13 maggio 1985, n. 190, che ha disciplinato i criteri di appartenenza, demandando alle parti sociali la definizione dei requisiti specifici. La figura viene pertanto riconosciuta anche in assenza di una gerarchia legale vincolante tra contratto collettivo nazionale e accordi aziendali, permettendo una certa flessibilità nella regolamentazione.

Caratteristiche distintive della qualifica di quadro

I quadri ricoprono una posizione apicale intermedia, caratterizzata da funzioni di coordinamento, controllo, pianificazione e, spesso, gestione diretta di processi o persone. I criteri di identificazione tipici, individuati da contratti collettivi e confermati dalla giurisprudenza, comprendono:

  • Autonomia gestionale sulle funzioni assegnate
  • Responsabilità di budget e obiettivi
  • Supervisione e coordinamento di risorse umane e materiali
  • Dipendenza diretta da figure dirigenziali o dall’imprenditore
  • Gestione di relazioni significative con terzi (fornitori, clienti, collaboratori esterni)

La definizione di quadro può variare leggermente da contratto a contratto, ma è generalmente associata a mansioni diverse e di maggiore responsabilità rispetto agli impiegati, pur rimanendo sotto il livello dei dirigenti. Nel settore pubblico, la posizione equivale spesso a quella del funzionario.

Quadro, impiegato, dirigente e operaio: le differenze secondo CCNL

La suddivisione tra le quattro categorie legali di lavoratori si riflette puntualmente negli inquadramenti previsti dai CCNL. I punti di divergenza principali riguardano: i compiti esercitati, le responsabilità, la retribuzione, la gestione dell’orario di lavoro e le tutele in caso di risoluzione del rapporto.

Categoria Competenze e responsabilità Autonomia e poteri
Dirigente Definizione delle strategie d'impresa; gestione complessiva dell’azienda o di un ramo Massima, con facoltà di rappresentanza legale
Quadro Gestione processi e risorse; coordinamento, pianificazione, innovazione Elevata, ma subordinata a dirigenti o imprenditore
Impiegato Attività esecutive, amministrative o tecniche, di concetto o d’ordine Limitata o media, secondo mansioni e livello
Operaio Mansioni operative e manuali; produzione, manutenzione, logistica Minima, operativo in area specifica

I quadri solitamente non hanno diritto alle indennità per lavoro straordinario, a differenza di alcuni impiegati con funzioni direttive, e sono soggetti a tutele differenziate rispetto alle altre categorie, ad esempio in materia di orario di lavoro e licenziamento.

Competenze e skills richieste per la posizione di quadro

L’accesso alla posizione di quadro richiede una pluralità di competenze trasversali e verticali, spesso esplicitate nei mansionari aziendali e nei CCNL di riferimento. Tra le principali:

  • Leadership e capacità di motivare team e collaboratori
  • Gestione autonoma del problem solving in contesti complessi
  • Competenze nella pianificazione delle risorse e nel controllo di processo
  • Eccellenti doti di comunicazione, anche verso l'esterno, con spirito negoziale e rappresentanza
  • Capacità di delega, monitoraggio e gestione
  • Adattabilità ai cambiamenti organizzativi e flessibilità operativa
  • Approfondita conoscenza tecnico-specialistica del proprio settore

La presenza di tali competenze è valutata in sede di assunzione, promozione, avanzamento e anche in caso di contenzioso sulla corretta attribuzione della qualifica (riferimento normativo RD n. 1825/1924).

Inquadramento contrattuale dei quadri: criteri, riconoscimento e contenziosi

Il riconoscimento della qualifica di quadro avviene secondo due criteri essenziali: l’effettivo svolgimento di mansioni di livello superiore rispetto alla categoria impiegatizia e la corrispondenza tra mansioni e criteri previsti dal CCNL del settore di riferimento.

Se il lavoratore contesta in sede giudiziale una mancata attribuzione o una dequalificazione, l’onere probatorio ricade sul dipendente e deve fondarsi sia su elementi concreti di svolgimento delle attività tipiche sia sulla produzione del testo contrattuale nazionale o aziendale applicabile.

La giurisprudenza riconosce la possibilità, in assenza di previsione della contrattazione collettiva, di inquadrare come quadro il lavoratore che svolga funzioni sostanzialmente assimilabili, per responsabilità e autonomia, a quelle individuate dalla legge (legge n. 190/1985).

Contratti Collettivi Nazionali e differenze settoriali

La disciplina relativa ai quadri presenta concrete differenze in base al settore e al CCNL applicato (articolo 2095 Codice Civile). Alcuni CCNL, ad esempio quello del Commercio e quello dei Metalmeccanici, offrono definizioni dettagliate delle mansioni, il livello minimo di autonomia e le retribuzioni, fissando anche indennità particolari e obblighi assicurativi specifici (polizza infortuni, responsabilità civile verso terzi). Il riconoscimento della categoria e i diritti corrispondenti vengono applicati in maniera omogenea anche nel pubblico impiego, dove la qualifica di quadro coincide sovente con quella del funzionario amministrativo (Cat. D negli enti locali).

Nei CCNL che non esplicitano la figura del quadro, la funzione viene desunta dalle mansioni effettive e dai risultati ottenuti nell’ambito dell’organizzazione aziendale o dell’ente. Il confronto con le posizioni di impiegato direttivo è più frequente in questi casi per delimitare responsabilità, autonomia e riconoscimenti economici.

Regime contrattuale, licenziamento e tutele giuridiche per i quadri

Il regime degli orari e delle tutele legali applicabile ai quadri si differenzia da quello delle altre categorie: in genere, non hanno diritto all’indennità per il lavoro straordinario, salvo previsione contrattuale. Sono invece soggetti a procedure di preavviso in caso di licenziamento o dimissioni che variano in funzione del CCNL di riferimento e degli anni di servizio (vedi FAQ INPS sul preavviso).

In caso di licenziamento illegittimo o discriminatorio, la tutela giuridica consente ai quadri di impugnare il provvedimento dinanzi al giudice del lavoro, con possibilità di reintegra o, più frequentemente, di risarcimento del danno sulla base delle dimensioni aziendali e della natura delle mansioni svolte. Non sono previsti limiti risarcitori in caso di molestie o discriminazioni accertate. Le procedure di contestazione disciplinare sono ugualmente regolate dalle disposizioni generali del diritto del lavoro subordinato e dalla contrattazione collettiva nazionale e aziendale.

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