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Che differenza c'è tra pensione di invalidità e assegno ordinario di invalidità?

Quali sono le differenze che sussistono tra la pensione di invalidità e l’assegno ordinario di invalidità: i chiarimenti sulle diverse prestazioni

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Che differenza c'è tra pensione di inval

Quali sono le differenze che esistono tra la pensione di invalidità e l'assegno ordinario di invalidità?

Le differenze che sussistono tra la pensione di invalidità e l'assegno ordinario di invalidità sono diverse, a partire dal fatto che se si riceve l’assegno di invalidità, si può continuare a lavorare a determinate condizioni, mentre chi percepisce la pensione di invalidità non può lavorare, ad arrivare al fatto che se per avere l'assegno ordinario di invalidità non è richiesto alcun requisito reddituale, per avere la pensione di invalidità civile bisogna, invece, rientrare entro un preciso limite reddituale.
 

Spesso si parla della pensione di invalidità e dell’assegno ordinario di invalidità in maniera indistinta, come se fossero la stessa cosa. Ma così non è.

Si tratta, infatti, di due prestazioni differenti che vengono riconosciute secondo diversi requisiti. Vediamo allora nel dettaglio qual è la differenza tra la pensione di invalidità e l’assegno ordinario di invalidità?

  • Assegno ordinario di invalidità: cos’è, a chi viene riconosciuto e gli importi previsti
  • A chi spetta la pensione di invalidità, i requisiti richiesti e quali sono gli importi previsti

Assegno ordinario di invalidità: cos’è, a chi viene riconosciuto e gli importi previsti

L'assegno ordinario di invalidità è una prestazione assistenziale erogata dall'Inps ai lavoratori la cui capacità lavorativa risulti ridotta a meno di un terzo a causa di un'accertata infermità di natura fisica o mentale.

L’assegno ha una durata triennale e, al termine dei 3 anni, è possibile chiedere il rinnovo della prestazione, presentando una nuova domanda.
 
Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l’assegno diventa definitivo.

L’assegno ordinario di invalidità può essere richiesto dai lavoratori:

  • dipendenti del settore privato;
  • autonomi (Artigiani, Commercianti, Coltivatori Diretti, Coloni e Mezzadri);
  • iscritti alla Gestione Separata dell’Inps;
  • iscritti ad alcuni fondi pensione sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.

Per ottenere l’assegno ordinario di invalidità bisogna, inoltre, avere almeno 260 contributi settimanali (5 anni) di cui 156 (3 anni) maturati nei cinque anni che precedono la presentazione della domanda. 

L’importo dell’assegno viene poi calcolato sulla base dei contributi versati all’atto della domanda.

A chi spetta la pensione di invalidità, i requisiti richiesti e quali sono gli importi previsti

La pensione di invalidità è anch’essa una prestazione assistenziale erogata dall'Inps ai lavoratori a cui viene, però, riconosciuta l’assoluta e permanente (non parziale) impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. 

La principale differenza tra la pensione di invalidità e l'assegno ordinario di invalidità è, dunque, che, se si riceve quest'ultimo, si può continuare a lavorare a determinate condizioni, mentre chi percepisce la pensione di invalidità non può lavorare.

E ancora, se per avere l'assegno ordinario di invalidità non è richiesto alcun requisito reddituale, per avere la pensione di invalidità civile bisogna, invece, rientrare entro un preciso limite reddituale.

Inoltre, gli importi delle pensioni di invalidità vengono annualmente aggiornati in maniera fissa dall'Inps sulla base della rivalutazione stabilita, mentre quelli dell’assegno ordinario di invalidità dipendono dai contributi versati dai soggetti interessati. 
 



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