La raccomandata privata non ha valore legale, come messo nero su bianco da una importante sentenza della Corte di Cassazione. In realtà, entrando ancora più nelle specifico, affinché la raccomandata privata abbia valore legale occorre una licenza abilitativa concessa da Agcom e Ministero della Giustizia.
Con la liberalizzazione dei servizi si è ampliata la possibilità di inviare raccomandate in questo 2022. Nonostante la spinta al ricorso della digitalizzazione, questo strumento cartaceo continua a essere molto utilizzato, ma occorre fare molta attenzione al servizio a cui si fa riferimento: quale ha valore legale?
Non si tratta di un dettaglio di poco conto in quanto le conseguenze possono essere rilevanti. Pensiamo ad esempio alla domanda di partecipazione a un concorso pubblico in cui le scadenze sono tassative e decisive al pari della validità legale. Approfondiamo quindi:
Raccomandata privata o con Poste italiane: quale ha valore legale
Valore legale della raccomandata secondo la Corte di Cassazione
C'è una grande e importante differenza tra la raccomandata privata e una spedita da Poste italiane. La prima non ha valore legale, come messo nero su bianco da una importante sentenza della Corte di Cassazione.
In realtà, entrando ancora più nello specifico, affinché la raccomandata privata abbia valore legale occorre una licenza abilitativa concessa da Agcom e Ministero della Giustizia. In assenza di questa certificazione, gli operatori privati non sono legittimati alla notificazione degli atti e di conseguenza la procedura non ha alcun valore in termini strettamente legali.
Diverso è il caso della raccomandata spedita da Poste italiane, rispetto a cui cambiano invece i tempi di consegna in base al tipo di servizio usato. Ma in alcun caso viene meno il valore legale. La variazione dei tempi di consegna viaggia di pari passo con quelli dei costi del servizio.
Ecco quindi la raccomandata standard per spedire atti (o qualunque altro tipo di documento) fino a 2 chilogrammi con costo da 5,40 euro e fino a 14,75 euro proprio in base al peso della spedizione. I tempi di consegna sono di 4 giorni lavorativi, calcolati da quello successivo alla spedizione e senza quindi tenere conto dei sabati e delle domeniche. In caso di problemi potrebbero essere necessari anche 2-3 giorni in più. Per tagliare i tempi è disponibile il servizio Raccomandata 1 con tempi consegna da 1 a 3 giorni lavorativi.
E ancora: la raccomandata senza ricevuta di ritorno ha un costo da 6,90 a 18,80 euro in base al peso. Con ricevuta di ritorno va da 9,90 a 21,80 euro. Da segnalare che in alcune città il servizio Raccomandata 1 prevede la consegna anche il sabato. L'elenco completo è disponibile negli uffici postali o sul sito web di Poste italiane.
Il mittente può comunque spedire una raccomandata anche via web dal sito di Poste Italiane. Dal momento dell'ordine i tempi sono però più lunghi perché occorre aggiungere quelli per la lavorazione, di almeno un giorno.
Secondo la Corte di Cassazione che ha fissato questo importante punto fermo, in tema di notificazione di atti processuali, posto che è prevista la possibilità per tutti gli operatori postali di notificare atti giudiziari, a meno che lo Stato non evidenzi e dimostri la giustificazione oggettiva ostativa, è nulla e non inesistente la notificazione di atto giudiziario eseguita dall'operatore di posta privata senza relativo titolo abilitativo.
Allo stesso tempo, specificano ancora i giudici, la sanatoria della nullità della notificazione di atto giudiziario, eseguita dall'operatore di poste private per raggiungimento dello scopo dovuto alla costituzione della controparte, non rileva ai fini della tempestività del ricorso, a fronte della mancanza di certezza legale della data di consegna del ricorso medesimo all'operatore, dovuta all’assenza di poteri certificativi dell'operatore, perché sprovvisto di titolo abilitativo.