Che sono gli Etf non armonizzati. Spiegazione e significato aggiornata 2022

Scegliere un Etf significa possibilità di sottoscrizione indipendentemente dall'intermediario, ma anche fare affidamento a uno strumento d'investimento a lungo e a breve termine.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Che sono gli Etf non armonizzati. Spiega

Etf non armonizzati 2022, cosa sono?

Gli Etf non armonizzati 2022 sono investimenti finanziari in un mercato differente da quello europeo.

Tra i fondi di investimento su cui un sempre maggior numero di risparmiatori sta puntando ci sono gli Etf. Acronimo di Exchange traded funds, la loro caratteristica di fondo è che replicano un indice preso a riferimento. Possono essere negoziati in Borsa come le azioni delle società quotate e tra i punti di forza c'è la diversificazione che propone all'investitore affiancata alla liquidità tipica delle azioni.

Si tratta insomma di uno strumento finanziario che attrae per molti aspetti. Prima di effettuare qualunque tipo di investimento è comunque fondamentale conoscere potenzialità e rischi ovvero le tipologie sul mercato. Quando si parla di Etf, una importante differenza è quella tra Etf armonizzati e non armonizzati. Approfondiamo quindi:

  • Etf non armonizzati 2022, cosa sono: significato
  • Trattamento fiscale dei fondi Etf non armonizzati

Etf non armonizzati 2022, cosa sono: significato

Scegliere un Etf significa possibilità di sottoscrizione indipendentemente dall'intermediario, ma anche fare affidamento a uno strumento d'investimento a lungo e a breve termine.

Pollice in su per l'aderenza del risultato all'indice di riferimento, la quotazione in Borsa che porta con sé trasparenza e immediatezza del prezzo, e per i costi ridotti.

Di contro occorre fare i conti con la tassazione superiore all'ordinario nel caso di margini ridotti, l'impossibilità di ottenere overperformance, il mercato difficoltoso con molte banche, lo spread tra denaro e lettera, l'assenza di consulenza.

Scegliere un Etf non armonizzati significa effettuare un investimento finanziario in un mercato differente da quello europeo. In pratica, gli Etf non europei sono sempre di tipo non armonizzati. All'opposto, gli Etf armonizzati sono quelli che seguono le direttive europee e sono quindi quotati sulle Borse europee.

Dal punto di vista fiscale, gli investimenti finanziari esteri detenuti dal contribuente fiscalmente residente in Italia devono essere inseriti nel quadro RW del modello Redditi Persone fisiche.

Per gli Etf non armonizzati i redditi di capitale ovvero i dividendi incassati e la differenza tra il Nav del giorno di vendita e il Nav del giorno di acquisto, concorrono a formare il reddito imponibile del sottoscrittore e sono assoggettati alla tassazione progressiva Irpef.

Devono essere dichiarati nel modello Redditi in quanto l'intermediario è tenuto a operare solo una ritenuta fiscale a titolo di acconto del 12,5%. Sui redditi diversi l'intermediario applica una ritenuta a titolo di imposta del 12,5%.

Trattamento fiscale dei fondi Etf non armonizzati

Se gli Etf sono esteri non armonizzati, le imposte sono pagate dal fondo al momento della ricezione del beneficio. Il soggetto incaricato del collocamento in Italia preleva una ritenuta a titolo di imposta del 12,50% sui proventi periodici e sui redditi di capitale compresi nella differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto.

Nel caso di mancata nomina di un soggetto incaricato, i proventi concorrerebbero a formare il risultato di gestione a cui verrebbe applicata un'imposta sostitutiva del 12,5% a titolo di imposta. Il trattamento fiscale dei fondi è determinato da una serie di fattori, tra cui lo status fiscale dell'investitore e il tipo e la classificazione fiscale del fondo sottostante.

Dipende anche dal tipo di reddito o guadagni derivati, dagli investimenti sottostanti nel fondo non armonizzato, dalla complessa interazione dei trattati contro la doppia imposizione e dalla capacità di applicare il credito d'imposta alla fonte e la ritenuta alla fonte sulle distribuzioni pagate dal fondo. Ciò rende l'investimento più impegnativo, a causa dell'incapacità di determinare con precisione le implicazioni fiscali.

Basti dire che quest'area è sufficientemente complessa da rendere essenziale che gli investitori si avvalgano di una consulenza specialistica per assicurarsi di effettuare il giusto investimento, in base alle loro circostanze individuali. Gli investitori devono comprendere la natura di ciò che stanno acquistando.