Il 2020 è l'anno del taglio del cuneo fiscale. Significa che il costo fiscale dei lavoratori per l'azienda è meno caro. Detto in modo ancora più semplice: le tasse da pagare sono più basse. Ma a chi va questo risparmio?
Il governo Conte ha deciso di dirottarlo in larga parte agli stessi dipendenti con la conseguenza che lo stipendio che riceveranno a fine mese, così come indicato nella busta paga, sarà più alto. Già, ma quanto più alto? E chi ci guadagna realmente dal taglio del cuneo fiscale e quali sono invece le categorie che ci perdono?
Prima di procedere con calcoli e simulazioni ovvero con esempi su come cambia la busta paga, ricordiamo le tempistiche ovvero da quando gli stipendi di una parte dei lavoratori dipendenti sarà più alta. Le modifiche che derivano dal taglio del cuneo fiscale entrano infatti in vigore solo dal mese di luglio 2020 e quindi con la busta paga riferita a questo mese. Vediamo allora in questo articolo
Il governo Conte ha deciso di tagliare il cuneo fiscale ovvero il costo del lavoro e dunque fra la differenza fra retribuzione lorda e lo stipendio netto in busta paga. E lo fa in via sperimentale dal mese di luglio 2020 fino a fine anno.
A meno di scossoni, il provvedimento entrerà in vigore a pieno regime dall'inizio del prossimo anno. Basta osservare le tabelle con i calcoli e le simulazioni, come vedremo meglio nel paragrafo successivo, per capire subito chi ci guadagna e chi ci perde con il taglio delle tasse del lavoro.
Il cuore della misura è infatti rappresentato dal bonus di 100 euro per i redditi fino a 26.000 euro e la detrazione sul costo del lavoro che equivale a 80 euro in busta paga, secondo un trend decrescente fino all'azzeramento, per chi guadagna tra 26.000 e 40.000 euro. Tutti gli altri rimangono a bocca asciutta. E allo stesso tempo si ricorda che questa misura riguarda solo i redditi da lavoro dipendente e non autonomo.
Visto da un altro punto di vista, a perderci è anche l'Agenzia delle entrate che vedere ridotti i flussi di cassa, ma questa è naturalmente un'altra storia che non riguarda direttamente i lavoratori. In ogni caso, questa misura si legherà inevitabilmente con la riforma complessiva del sistema delle aliquote Irpef in fase di definizione.
Possiamo quindi fare un passo in avanti in più ovvero vedere come cambia la busta paga dei lavoratori con il taglio del cuneo fiscale.
Gli esempi che proponiamo sono organizzati per fasce di reddito, ricordando che al raggiungimento del tetto di 40.000 euro all'anno non sono previsti aumenti di stipendi. I nostri 12 esempi sono i seguenti: