Non tutti prendono di più con riforma fiscale e tasse 2022, ecco chi ci perde e quanto.

Non tutti gli effetti della nuova riforma fiscale delle tasse 2022 sono per tutti positivi e c'è pure chi ci perde. Ecco chi sono, quanto e come i conti vanno in negativo.

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Non tutti prendono di più con riforma fi

Chi ci perde con la riforma fiscale e quanto mediamente nel 2022?

Chi ci perde con la nuova riforma fiscale 2022 è chi percepisce redditi più alti, dai 50mila, anche 60mila euro in su, ci perde di più. L’aliquota Irpef del quarto scaglione resta al 43% interessando, però, redditi a partire da 50mila (per cui prima prevista un’aliquota del 38% per redditi compresi tra 28mila e 55mila euro e del 41% per redditi compresi tra 55mila e 75mila euro) e non più da 75mila. Per chi percepisce, per esempio, redditi sui 60mila euro il risparmio derivante dalla nuova riforma fiscale si attesta sui 600 euro circa che si riducono fino ad appena 300 euro per chi ha redditi dai 75mila euro in su.
 

Chi ci perde con la riforma fiscale e quanto mediamente nel 2022? Cambia il sistema della tassazione in Italia per effetto della revisione delle aliquote Irpef in vigore dal primo gennaio 2022. Cambia anche per effetto della revisione delle detrazioni, sia per redditi da lavoro e sia per redditi da pensione, influendo in maniera diversa sui diversi scaglioni di reddito dei soggetti. Vediamo allora cosa cambia effettivamente e chi perde in termini reali con la nuova riforma delle tasse.

  • Come cambiano aliquote Irpef 2022 e detrazioni 
  • Riforma fiscale 2022 chi ci perde e quanto

Come cambiano aliquote Irpef 2022 e detrazioni 

Le aliquote Irpef 2022 sono cambiate sempre in base ai diversi scaglioni di reddito previsti, passando da cinque a quattro. Prima, infatti, scaglioni e aliquote Irpef erano cinque ed erano le seguenti:

  • del 23% per redditi inferiori a 15 mila euro;
  • del 27% per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro;
  • del 38% per redditi compresi tra 28mila e 55mila euro;
  • del 41% per redditi compresi tra 55mila e 75mila euro;
  • del 43% per redditi superiori ai 75mila euro.                                  

Le nuove quattro aliquote Irpef sono, invece, le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.

Nel 2022 cambiano anche le detrazioni per redditi che sono:

  • fino a 15mila euro la detrazione spettante è pari a 1880 euro;
  • per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro la detrazione si calcola sommando a 1910 il prodotto tra 1190 e la differenza di 28mila euro ed il reddito complessivo divisa 13mila euro;
  • per reddito compresi tra 28mila e 50mila euro, infine, la detrazione si calcola moltiplicando 1910 per la differenza tra 50mila e il reddito complessivo divisa per 22mila;
  • per redditi superiori ai 50mila euro la detrazione non spetta.

Riforma fiscale 2022 chi ci perde e quanto

La nuova riforma fiscale 2022 ha un impatto negativo soprattutto per chi ha redditi alti, superiori a 50mila-60mila euro. Se, infatti, ai lavoratori che hanno redditi fino a 30mila permettono di ottenere risparmi fino anche al 50% sulle tasse da pagare, gli stessi si riducono per chi percepisce redditi più alti.

Se poco cambia, infatti, per il primo scaglione di reddito fino a 15mila euro per cui l’aliquota resta invariata al 23% ma per cui aumentano le detrazioni, secondo e terzo scaglione sono quelli maggiormente interessati dalla nuova riforma fiscale ma in senso positivo. Per tali scaglioni di reddito, infatti, l’aliquota Irpef si riduce e aumentano le detrazioni.

Chi ci guadagna davvero dalla nuova riforma fiscale sono coloro che percepiscono redditi tra i 40 e i 50.000 euro, per cui si parla di risparmi fino a 920 euro circa.

Chi percepisce, invece, redditi più alti, dai 50mila, anche 60mila euro in su, ci perde di più. L’aliquota Irpef del quarto scaglione resta al 43% interessando, però, redditi a partire da 50mila (per cui prima prevista un’aliquota del 38% per redditi compresi tra 28mila e 55mila euro e del 41% per redditi compresi tra 55mila e 75mila euro) e non più da 75mila. 

Secondo alcuni calcoli effettuati, per chi percepisce, per esempio, redditi sui 60mila euro il risparmio derivante dalla nuova riforma fiscale si attesta sui 600 euro circa che si riducono fino ad appena 300 euro per chi ha redditi dai 75mila euro in su.

Con la nuova riforma fiscale ci perdono anche i pensionati con redditi fino a 20mila euro, per cui sono previsti risparmi solo nell’ordine di circa il 10%.