I controlli relativi alle autocertificazioni vengono effettuati dalla Pubblica Amministrazione procedente tramite documenti e informazioni presenti negli archivi dell’amministrazione certificante e chiedendo alla stessa conferma di quanto dichiarato dal singolo soggetto e se il funzionario competente riceve documentazione non conforme a quanto dichiarato nell’autocertificazione, allora ha il dovere di contattare l’interessato perchè provveda alla regolarizzazione della dichiarazione.
Chi controlla una autocertificazione? L’autocertificazione è un documento che può sostituire certificati amministrativi ufficiali relativi a fatti, stati e qualità risultanti da registri pubblici e usata spesso per dichiarare il possesso di determinati titoli e requisiti.
L’autocertificazione permette di sostituire a tutti gli effetti i certificati anagrafici e di Stato Civile e non richiede alcuna autenticazione da parte di pubblici ufficiali. Ma se un’autocertificazione permette a chiunque di fare dichiarazioni per diversi scopi anche pubblici, chi controlla che ciò che vi sia riportato sia veritiero?
Quando un soggetto presenta un’autodichiarazione spetta alla pubblica amministrazione competente, a seconda del motivo per cui viene presentata l’autocertificazione, effettuare i dovuti controlli sulle autocertificazioni rese a soggetti pubblici o privati.
I controlli relativi alle autodichiarazioni vengono, dunque, effettuati dalla Pubblica Amministrazione procedente tramite documenti e informazioni presenti negli archivi dell’amministrazione certificante e chiedendo alla stessa conferma di quanto dichiarato dal singolo soggetto e se il funzionario competente riceve documentazione non conforme a quanto dichiarato nell’autocertificazione, allora ha il dovere di contattare l’interessato perchè provveda alla regolarizzazione della dichiarazione.
Per agevolare controlli e acquisizione di informazioni e dati relativi a stati, qualità personali e fatti, contenuti in albi, elenchi o pubblici registri, le amministrazioni certificanti devono sempre permettere alle amministrazioni procedenti di consultare i loro archivi informatici, nel rispetto della riservatezza dei dati personali e senza richiedere alcun onere.
Se dagli accertamenti sulle autocertificazioni emergono irregolarità o omissioni, non costituenti falsità, il funzionario di competenza comunica all’interessato l’irregolarità per permettergli di modificare e regolarizzare la dichiarazione, ma in caso di autodichiarazioni false, l’autocertificazione perde di valore e il cittadino decade dai benefici eventuali derivanti dalla dichiarazione.
Inoltre, lo stesso soggetto viene denunciato all’autorità giudiziaria e rischia sanzioni pecuniarie o anche penali fino alla reclusione a seconda della gravità della falsa autodichiarazione resa.
Assodato che tutto ciò che viene riportato e dichiarato in un’autocertificazione, a qualsiasi fine sia fatta, deve essere corrispondente a verità, precisiamo che i casi possibili 2022 in cui è possibile presentare un’autocertificazione al posto del certificato originale sono quelli per attestare i seguenti stati e qualità personali: