Sono diversi i soggetti che, stando a quanto previsto dalle leggi 2022, devono fare la dichiarazione di successione e si tratta, in particolare, di eredi (e meno che non rifiutino l’eredità), i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari, amministratori e curatori dell'eredità, esecutori testamentari, gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta.
La dichiarazione di successione è un documento fiscale obbligatorio che serve per comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio di una persona defunta. Solo una volta presentata la dichiarazione di successione, secondo le norme stabilite dalle leggi in vigore, gli eredi possono entrare in possesso dei beni del defunto, compresi soldi detenuti su conti correnti e altri prodotti finanziari che, per legge, al momento della morte di un correntista vengono subito congelati dalla banca. Ma chi deve presentare la dichiarazione di successione?
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, la dichiarazione di successione deve essere fatta a presentata all'Agenzia delle Entrate esclusivamente da:
I soggetti appena riportati sono tenuti a fare la dichiarazione di successione entro 12 mesi dall’apertura della successione stessa che, come stabilito dalle norme attuali, coincide con la data del decesso del familiare.
Non si deve fare la dichiarazione di successione se l'eredità spetta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’eredità ha un valore entro i 100mila euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.
Altro caso in cui la dichiarazione di successione non si deve fare è quello in cui gli eredi rinuncino alla eredità stessa.