Chi deve firmare un avviso di accertamento Agenzia Entrate perché sia valido secondo sentenze Corte Cassazione 2022

L'accertamento con adesione permette al contribuente che ha subito accessi, ispezioni, verifiche o ha ricevuto un avviso di accertamento, di cercare un punto d'accordo con il fisco.

Autore: Chiara Compagnucci
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Chi deve firmare un avviso di accertamen

Accertamento Agenzia delle entrate valido, chi deve firmarlo?

La Corte di Cassazione ha sancito un importante principio legato alla validità dell'avviso di accertamento da parte dell'Agenzia delle entrate. Affinché non possa essere contestato, deve contenere anche la sottoscrizione del capo dell'ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato.

Quando ci sono di mezzo gli atti dell'Agenzia delle entrate, la forma vale quanto la sostanza ai fini della validità del provvedimento. Può infatti accadere che una mancanza o l'indicazione errata di una informazione invalidi l'avviso di accertamento.

Si tratta di continui aggiornamenti alla materia che nella maggior parte dei casi arriva anche per via giudiziaria in seguito ai ricorsi dei contribuenti. La novità dell'ultim'ora è adesso una importante pronuncia della Corte di Cassazione che ha fissato un altro principio ben preciso in relazione alla validità dell'avviso di accertamento.

Questa è una decisione di un certo peso che gioca a favore dei contribuenti che dispongono adesso di una carta in più da giocare eventualmente sul tavolo del ricorso. Esaminiamo quindi:

Accertamento Agenzia delle entrate valido, chi deve firmarlo

L'alternativa dell'accertamento con adesione

Accertamento Agenzia delle entrate valido, chi deve firmarlo

La Corte di Cassazione ha sancito un importante principio legato alla validità dell'avviso di accertamento da parte dell'Agenzia delle entrate. Affinché non possa essere contestato, deve contenere anche la sottoscrizione del capo dell'ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui delegato.

A pena di nullità, l'avviso di accertamento deve essere motivato, indicare l'ufficio in cui è possibile ottenere informazioni nonché il responsabile del procedimento, gli imponibili accertati e le aliquote applicate, le modalità e il termine del pagamento, le imposte liquidate, al lordo e al netto delle detrazioni, delle ritenute di acconto e dei crediti d'imposta, l'organo giurisdizionale al quale è possibile ricorrere.

Come messo nero su bianco dai giudici della Corte di Cassazione, la delega alla sottoscrizione dell'avviso di accertamento a un funzionario diverso da quello istituzionalmente competente ha natura di delega di firma e non di funzioni poiché realizza un mero decentramento burocratico senza rilevanza esterna, restando l’atto firmato dal delegato imputabile all’organo delegante, con la conseguenza che, nell’ambito dell’organizzazione interna dell’ufficio, l’attuazione di detta delega di firma può avvenire anche mediante ordini di servizio, senza necessità di indicazione nominativa essendo sufficiente l’individuazione della qualifica rivestita dall’impiegato delegato, la quale consente la successiva verifica della corrispondenza tra sottoscrittore e destinatario della delega stessa.

Nel caso in cui il contribuente accetti invece i contenuti dell'avviso di accertamento dell'Agenzia delle entrate, senza ravvisare alcuna irregolarità, beneficia di una riduzione delle sanzioni amministrative. Ma solo se paga entro il termine di proposizione del ricorso, non presenti domanda di accertamento con adesione e rinunci a impugnare l'avviso di accertamento.

L'alternativa dell'accertamento con adesione

L'accertamento con adesione permette al contribuente che ha subito accessi, ispezioni, verifiche o ha ricevuto un avviso di accertamento, di cercare un punto d'accordo con il fisco, presentare nuovi elementi o dati e ridiscutere la propria posizione.

Se il contraddittorio va a buon fine sono ricalcolate le maggiori imposte dovute e si evita un lungo contenzioso. Possono aderire persone fisiche, società di persone, associazioni professionali, società di capitali, enti, sostituti d'imposta. Vale per tutte le imposte dirette e le più importanti imposte indirette, al di là dall'importo della contestazione.

Il contribuente può versare le somme dovute in una sola soluzione entro 20 giorni dall'accordo con l'Agenzia delle entrate. Oppure può scegliere il pagamento fino a 8 rate trimestrali dello stesso importo, oppure fino a 16 rate se la cifra è maggiore di 50.000 euro. La prima rata va versata entro 20 giorni dalla redazione dell'atto. In caso di pagamento a rate non sono richieste garanzie. In tutti i casi, il contribuente deve effettuare il pagamento tramite F23 o F24, a seconda del tipo di imposta.

L'accertamento con adesione permette al contribuente che ha subito accessi, ispezioni, verifiche o ha ricevuto un avviso di accertamento, di cercare un punto d'accordo con il fisco.