Per conviventi si intendono due persone non sposate nello stesso stato di famiglia. Anche per loro si applica il principio del nucleo familiare e di conseguenza devono pagare un solo canone Rai. Ma chi lo deve fare? Formalmente l'intestatario dell'utenza elettrica.
Dal canone Rai non si scappa e i tentativi di evasione sono destinati a cadere nel vuoto. Ma anche incertezze nella normativa in vigore sono ancora presenti. Ad esempio, chi paga nel caso di conviventi? Occorre che entrambi paghino quella che è una vera e propria imposta per il possesso di un televisore? Oppure solo una persona è chiamata a versare la cifra richiesta? E come eventualmente individuarla?
Rispondiamo in questo articolo a tutte queste domande, facendo subito presente che il mancato pagamento del canone Rai da chi non è ancora abbonato può essere rilevato da parte delle autorità di controllo con i contribuenti chiamati a corrispondere la cifra di 90 euro annuali (9 euro al mese per 10 mesi) con la decorrenza accertata nel verbale e con il pagamento di sanzioni fino a 619 euro per ogni annualità evasa.
Ricordiamo che l'imposta si paga solo sulla prima casa e una sola volta per nucleo familiare, ma solo se i coniugi e i figli siano residenti sotto lo stesso tetto. Nel caso di coniugi con residenze in luoghi diversi, allora la società elettrica addebita il canone Rai su tutte e due le case.
Lo stesso principio si applica nel caso dei figli. In caso di cambio di residenza devono pagare il canone anche se l'appartamento è in affitto o in comodato. Il caso della convivenza rientra invece tra quelli particolari. In ogni caso, in base a una nota e ormai data sentenza della Corte di Cassazione, il canone va pagato da chi detiene uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo. Vediamo quindi meglio
Per conviventi si intendono due persone non sposate nello stesso stato di famiglia. Anche per loro si applica il principio del nucleo familiare e di conseguenza devono pagare un solo canone Rai. Ma chi lo deve fare? Formalmente l'intestatario dell'utenza elettrica.
Di certo c'è il canone va pagato sempre e comunque dai possessori di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive. Non conta se siano presenti o meno i canali Rai, se questi stessi canali siano visti o meno, se il televisore non è agganciato all'antenna radio o se molto semplicemente non si prende il segnale. In ogni caso si paga una sola volta per famiglia e non conta il numero dei televisori.
La cifra attuale da versare è di 90 euro, ma è possibile anche pagare l'importo anche in un unica soluzione. Sono sempre esonerati gli over 75 anni con un reddito annuo inferiore a 8.000 euro, o coniugi di soggetti cui è già addebitato il canone, chi guarda i canali soli in streaming tramite pc, smartphone o tablet, coloro che hanno presentato la dichiarazione di non detenzione di un televisore.
L'esenzione del canone Rai è prevista anche per ospedali militari, case del soldato e sale convegno dei militari delle Forze armate così come per i militari di cittadinanza straniera appartenenti alle forze armate della Nato di stanza in Italia, per gli agenti diplomatici e consolari stranieri accreditati in Italia e per le imprese che esercitano l'attività di riparazione o commercializzazione di apparecchiature di ricezione radio televisiva.
Se quello della convivenza è uno dei casi particolari del canone Rai su cui sono stati necessari chiarimenti a più riprese, è bene precisare che non è il solo.
I titolari di partite Iva, ad esempio, sono chiamati a pagare il canone Rai solo se posseggono il televisore in ufficio, nello studio o nel negozio, ma solo tramite il bollettino postale e non attraverso la bolletta della luce.
I residenti di 20 isole italiane pagano il canone Rai in una sola soluzione con bollettino postale poiché le reti elettriche delle isole non sono interconnesse con quella nazionale.
Si tratta di Alicudi, Capraia, Capri, Favignana, Filicudi, Giglio, Lampedusa, Levanzo, Linosa, Lipari, Marettimo, Panarea, Pantelleria, Ponza, Salina, Stromboli, Tremiti, Ustica, Ventotene, Vulcano.