Chi deve pagare manutenzione ed eventuali guasti condizionatori tra proprietario e affittuario casa per leggi 2022

L'elenco dei possibili problemi al condizionatore è lungo e corposo. Ma a chi spetta sostenere le spese tra proprietario e affittuario.

Autore: Chiara Compagnucci
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Chi deve pagare manutenzione ed eventual

Manutenzione e guasti condizionatori: chi deve pagare?

Nel caso di guasto al condizionatore spetta al proprietario eseguire le riparazioni necessarie. A meno che non si tratti di piccola manutenzione per cui deve farsi carico l'affittuario.

Se il condizionatore si è appena rotto, magari nel cuore della stagione estiva, la prima cosa da fare è chiamare immediatamente un tecnico o provare a ripararlo da solo, se si è in grado di farlo.

Lo specialista dell'aria condizionata è naturalmente in grado di risolvere correttamente i problemi dell'aria condizionata, ma chi paga se l'abitazione in cui è installato il condizionatore è in affitto? Approfondiamo in questo articolo:

  • Manutenzione e guasti condizionatori: chi deve pagare

  • Leggi 2022 su piccole riparazioni tra proprietario e affittuario

Manutenzione e guasti condizionatori: chi deve pagare

Per agire nel migliore dei modi di fronte a un guasto del condizionatore, è necessario conoscere diverse azioni e reazioni. L'elenco dei possibili problemi è lungo e corposo. Il condizionatore d'aria soffia solo aria, né fredda né calda. Il rumore che esce dal condizionatore è anomalo e l'inquinamento acustico è molto fastidioso. L'aria condizionata si ferma o si attiva e sussulta di tanto in tanto. Il telecomando non funziona. I fusibili si bruciano molto spesso, ripetutamente e fanno scattare l'aria condizionata. Le luci non compaiono più o lampeggiano. La programmazione o il termostato non funzionano più. I filtri sono intasati con tanto di cattivo odore emanato dal condizionatore. A seconda dell'entità del guasto e della copertura della garanzia, sorge la domanda durante i lavori importanti: riparare o sostituire il dispositivo? Ma, come abbiamo anticipato, si pone anche il problema dei costi.

Se è stato sottoscritto un contratto di manutenzione, nessun problema, il professionista interverrà secondo i termini dell'accordo tra le parti. Se invece non è stato firmato alcun contratto di manutenzione al momento dell'acquisto del climatizzatore sarà necessario contattare un riparatore autorizzato. Con tanto di spesa supplementare.

Nel caso di guasto al condizionatore spetta al proprietario eseguire le riparazioni necessarie. A meno che non si tratti di piccola manutenzione per cui deve farsi carico l'affittuario. Allo stesso tempo, l'installazione e la sostituzione, così come l'adeguamento del condizionatore a nuovi regolamenti, sono operazioni che spettano al padrone di casa. Le spese di manutenzione ordinaria come la pulizia annuale, gli impianto e filtri, la messa a riposo stagionale spettano all'affittuario.

Da rilevare che la categoria delle riparazioni straordinarie non coincide con quella di opere di straordinaria manutenzione, rientrando in essa anche le opere di manutenzione di notevole entità, comunque dirette ad evitare il degrado edilizio e caratterizzate dalla natura particolarmente onerosa dell'intervento manutentivo.

Leggi 2022 su piccole riparazioni tra proprietario e affittuario

A norma di legge, le riparazioni di piccola manutenzione - comprese quelle relative al condizionatore - devono essere eseguite dall'inquilino a sue spese e sono quelle dipendenti da deterioramenti prodotti dall'uso, e non quelle dipendenti da vetustà o da caso fortuito. Le riparazioni, in mancanza di patto, sono determinate dagli usi locali.

Provando ad allargare lo sguardo, come specificato dalla Corte di Cassazione, non rientrano tra le riparazioni di piccola manutenzione a carico dell'inquilino quelle relative agli impianti interni alla struttura del fabbricato - elettrico, idrico, termico - per l'erogazione dei servizi indispensabili al godimento dell'immobile, atteso che mancando un contatto diretto del conduttore con detti impianti, gli eventuali guasti manifestatisi improvvisamente e non dipendenti da colpa dell'inquilino per un uso anormale della cosa locata, devono essere imputati a caso fortuito od a vetustà e quindi la spesa per le relative riparazioni grava sul locatore che deve mantenere costantemente l'immobile in stato da servire all'uso convenuto.

Sempre per i togati della Suprema Corte, in tema di locazione di immobili urbani, se le parti non invocao clausole contrattuali o usi locali, la definizione delle piccole riparazioni è rimessa all'apprezzamento del giudice, il quale deve tenere conto, in una valutazione d'insieme, dell'entità del relativo impegno economico, riferita alla rilevanza economica della locazione, nonché della destinazione dell'immobile e dei corrispondenti obblighi di custodia gravanti sul conduttore.