Il tutore legale, una volta nominato dal giudice tutelare, ha il compito di prendersi cura della persona interdetta, incapace di agire, intendere e volere, sia minorenne che maggiorenne, provvedendo alla sua istruzione ed educazione, alla sua tutela personale e patrimoniale, alla gestione e amministrazione dei beni, e alla contabilità, dando conto al giudice tutelare ogni anno del suo operato.
Minori di 18 anni, anziani, detenuti, incapaci di intendere e volere: sono queste le categorie dei soggetti deboli che si trovano in uno stato di interdizione e per cui generalmente viene nominato un tutore legale, figura specifica scelta da un giudice tutelare. Vediamo chi è e cosa fa un tutore legale.
Il tutore legale è un rappresentante nominato da un Giudice tutelare per la cura degli interessi economici di un soggetto considerato incapace di intendere, volere e agire, soprattutto se si tratta di minorenni interdetti, cioè in condizione di infermità mentale, che non sono in grado di provvedere alla loro tutela personale e alla gestione del proprio patrimonio.
Il tutore legale viene generalmente scelto tra i familiari più vicini alla persona interdetta, per esempio il coniuge, o un genitore, un fratello, fino comunque a familiari entro il quarto grado di parentela. Se la persona interdetta non ha parenti o se ci fosse un conflitto di interessi, il giudice tutelare nomina come tutore legale una terza persona estranea.
Il tutore legale scelto dal giudice tutelare può rifiutare il ruolo solo se:
Precisiamo che il tutore non ha diritto a percepire alcun tipo di remunerazione. L’unica cosa che il giudice può stabilire per il tutore legale è un eventuale rimborso.
Una volta nominato, il tutore legale deve occuparsi della tutela privata della persona interdetta e della gestione del suo patrimonio, tra beni e contabilità, nonché rispondere per eventuali danni provocati per inadempienza.
Nonostante la nomina a tutore legale, è bene specificare che per prendere determinate decisioni, il tutore legale deve comunque chiedere l’autorizzazione del giudice tutelare o del tribunale, altrimenti si tratta di decisioni considerate nulle. In particolare, serve l’autorizzazione del giudice tutelare per atti come:
Serve, invece, l’autorizzazione del tribunale su parere del giudice tutelare per i seguenti atti:
La nomina di un tutore legale può venire meno ed essere revocata nei seguenti casi: