Stando a quanto stabilito dalle leggi in vigore, chi è stato ed è beneficiario del bonus sociale per le bollette di luce e gas ma non usufruisce di tutto l’importo singolarmente riconosciuto sotto forma di sconto in bolletta può richiederne il rimborso in contanti. Si tratta di una norma che generalmente non esiste ma che è stata definita per una sorta di rimborso del bonus sociale di cui non si usufruisce.
Chi e come può ricevere in contanti la parte avanzata e non usata di bonus spettanti per leggi 2023? Sono diversi i bonus e le agevolazioni di cui possono usufruire singoli cittadini e famiglie italiane soprattutto se in condizioni economiche difficili. I bonus di aiuto vengono riconosciuti ai beneficiari sotto forma di contributi economici o come sconti. Vediamo quali sono i casi in cui si possono richiedere rimborsi in contanti dei bonus di cui non si usufruisce.
Se è vero che sono diversi i bonus che vengono riconosciuti sotto forma di contributo economico, è anche vero che il relativo rimborso non può essere richiesto per ogni bonus di cui non si usufruisce parzialmente. Secondo le leggi in vigore, solo chi è stato ed è beneficiario del bonus sociale per le bollette di luce e gas ma non usufruisce di tutto l’importo singolarmente riconosciuto sotto forma di sconto in bolletta può richiederne il rimborso in contanti.
Si tratta di una norma che generalmente non esiste ma che è stata definita per una sorta di rimborso del bonus sociale di cui non si usufruisce. Esiste, infatti, la possibilità di monetizzare la parte non usata del bonus sociale, trasformandolo in denaro e non usandolo per le bollette successive.
Se, infatti, si ricevono bollette per importi inferiori al bonus sociale riconosciuto, è possibile sia scontare l’importo ulteriore del credito nelle bollette successive, o chiedere un rimborso in danaro.
Per riuscire ad avere il rimborso in contanti di bonus spettanti non utilizzati interamente bisogna seguire apposita procedura: bisogna, infatti, chiamare il numero verde del proprio fornitore e chiedere direttamente all’operatore di avere l’importo mancante del bonus in soldi senza usarlo per il pagamento delle successive bollette.
Il rimborso dell’importo del bonus spettante non usato può avvenire con accredito direttamente sul conto corrente, o con un assegno, o con un bonifico domiciliato dal tabaccaio se la cifra da ricevere come rimborso risulta inferiore a 500 euro di rimborso.