Le leggi in vigore sulla successione ereditaria non prevedono la possibilità di anticipare parte dell'eredità a figli, amici o altri parenti, ma l'unico caso eccezione in cui si può disporre in maniera legale e corretta un anticipo di eredità ad un erede è la donazione, a condizione che sia fatta con atto pubblico davanti ad un notaio e che rispetti le quote di legittima spettante a tutti gli eredi di chi effettua la donazione, per evitare che la stessa venga impugnata alla sua scomparsa.
Come si può anticipare una parte dell'eredità ai figli, amici o parenti in modo legale e corretto nel 2023? Spesso ci si chiede se una parte dei beni o del patrimonio di un genitore o di un nonno destinato a passare in successione ereditaria possa essere anticipata ad uno degli eredi legittimi, per esempio, se un nipote può avere dei soldi come anticipo di eredità dai nonni o se un figlio può avere una casa dai genitori come parte di eredità anticipata.
La questione è piuttosto controversa e profonda da affrontare, nonostante le leggi in merito siano molto chiare. Vediamo allora di seguito cosa prevedono.
Le leggi sull’eredità in Italia sono molto chiare, prevedono specifiche modalità, tempi e costi di successione di una eredità, sia con che senza testamento, e non permettono di anticipare una parte dell'eredità ai figli, amici o parenti. L’anticipo di una eredità o di parte di essa non è, dunque, permessa e la successione dell’eredità può avvenire solo ed esclusivamente alla morte di un soggetto.
Inoltre, le leggi in vigore prevedono il divieto espresso di patti successori che considera del tutto nullo ogni accordo di disposizione del patrimonio ad un erede piuttosto che ad un altro prima della morte del testatore. Ma c’è una soluzione che permette di dare in anticipo parte della propria eredità a figli, amici o altri parenti. Si tratta della donazione. L’unica soluzione per anticipare parte di una eredità a figli, amici o altri parenti in modo legale e corretto nel 2023 è solo la donazione.
La donazione come anticipo di parte di una eredità a figli, amici o altri parenti, può essere di soldi, di una casa o di altri immobili e può essere disposta liberamente da chi decide di effettuare la stesa donazione, per esempio da un genitore che vuole donare una casa ad un figlio, o parte del suo patrimonio ad un altro parente.
Con la donazione, che si formalizza con atto pubblico dinanzi ad un notaio, parte dei beni e del patrimonio della persona che ha una eredità da lasciare viene dato in parte ad uno o più eredi che cosi riescono ad avere una eredità prima della morte del legittimo proprietario.
Per anticipare parte di una eredità a figli, amici o altri parenti, il modo migliore è sempre quello di fare la donazione con atto pubblico del notaio. Generalmente, infatti, l'atto notarile per una donazione è sempre obbligatorio quando la donazione riguarda beni immobili o ingente valore di denaro.
Tuttavia, per evitare controlli fiscali e contestualmente che la donazione possa essere impugnata dagli eredi alla scomparsa di colui che l'ha effettuata, sempre che abbia rispettato le quote legittime per la successione dell'eredità anche nel disporre la donazione, la cosa migliore è quella di fare la donazione sempre con atto notarile.
Le quote legittime devono, infatti, sempre essere rispettate e rappresentano percentuali di beni e patrimonio di un defunto che spettano ai suoi erediti e sono fissate dalla legge in base al legame di parentela tra il defunto e gli eredi.
Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022 e dalle quote legittime, l’eredità spetta innanzitutto a coniuge superstite e figli. Per l’anticipo di una parte di eredità, meglio formalizzare la donazione con atto pubblico dal notaio anche quando riguarda il trasferimento di una somma di denaro di cosiddetto modico valore, per cui, in realtà, non esiste specifica e universale definizione trattandosi di un valore variabile da caso a caso, a seconda delle possibilità economiche di chi effettua la donazione.