Chi e quando può non pagare l'iva su prodotti in Italia o all'estero in negozi o online

Quali sono i casi in cui è possibile pagare meno di Iva o esserne totalmente esenti: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti nel 2022

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Chi e quando può non pagare l'iva su pro

Chi può non pagare l'iva per acquisto prodotti in Italia o all'estero in negozi o online nel 2022?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, non è mai possibile non pagare l’Iva sull’acquisto di diversi beni e prodotti. Cambia solo il suo valore a seconda dell’aliquote applicata nei diversi Paesi Ue ed extra Ue e cambiano i costi finali degli acquisti, anche e soprattutto online, se si effettuano all’estero fuori dall’Europa per cui è anche previsto il pagamento dei dazi doganali. 

Chi e quando può non pagare l'iva per acquisto prodotti in Italia o all'estero in negozi o online nel 2022? Quando si acquistano beni, di qualsiasi natura siano e cioè sia di primaria necessità come i generi alimentari, sia beni più futili e fino ai beni di lusso, insieme al prezzo di costo del singolo prodotto o bene acquistato si paga anche l’Iva, imposta che fa sempre aumentare il costo finale di ogni acquisto.

Stando, però, a quanto previsto dalle leggi in vigore, vi sono casi in cui si può non pagare l'iva per acquisto prodotti in Italia o all'estero in negozi o online. Vediamo quali sono.

  • Casi in cui si può non pagare Iva in Italia per acquisti in Italia
  • Acquisti in negozi all’estero chi e quando può non pagare Iva o pagarla ridotta
  • Acquisti online quando si può non pagare Iva

Casi in cui si può non pagare Iva in Italia per acquisti in Italia

Quando si effettua l’acquisto di un prodotto o bene, di qualsiasi natura sia, si deve pagare l’Iva calcolata insieme al costo del bene da acquistare. In Italia, l'aliquota ordinaria Iva è del 22%, mentre sono previste aliquote ridotte per specifici beni e servizi al 4%, per esempio per alimentari, bevande e prodotti agricoli, o al 5%, per esempio per alcuni alimenti.

E’ invece fissata al 10% l’aliquota Iva per la fornitura di energia elettrica e del gas per usi domestici, o per acquisto di medicinali, interventi di recupero del patrimonio edilizio e per altri specifici beni e servizi. Dunque, quando si effettua un acquisto fisico in un negozio, si paga sempre l’Iva e in aliquote differenti a seconda del bene che si acquista, ma anche di chi effettua l’acquisto.

La legge italiana prevede, infatti, riduzioni ed esenzioni totali dal pagamento dell’Iva su determinati beni per chi è titolare della legge 104 (per portatori di handicap e disabili). In tal caso, per esempio, oltre la detrazione Irpef del 19%, è prevista un’aliquota Iva agevolata al 4% (anziché al 22%) per l'acquisto di sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l'autosufficienza e l'integrazione delle persone con disabilità.

Sono, inoltre, soggetti al pagamento dell'Iva agevolata al 4%, gli acquisti in negozi fisici effettuati da titolari della Legge 104 per:

  • servoscala e altri mezzi simili, che permettono ai soggetti con ridotte o impedite capacità motorie il superamento di barriere architettoniche, come piattaforme elevatrici;
  • apparecchi per facilitare l’udito ai sordi;
  • protesi dentarie;
  • apparecchi di ortopedia;
  • apparecchi di oculistica;
  • protesi e ausili per menomazioni di tipo funzionale permanenti;
  • poltrone e veicoli simili, per inabili e persone con disabilità non deambulanti, anche con motore o altro meccanismo di propulsione;
  • prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto aventi ad oggetto la realizzazione delle opere per il superamento o l’eliminazione delle barriere architettoniche.

 Anche per l’acquisto di auto, i titolari della Legge 104 hanno diritto, oltre alla detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per comprare la macchina, anche al pagamento dell’Iva agevolata al 4% invece che al 22%.

Riduzioni del pagamento Iva sono previsti anche per acquisti fisici in duty free degli aeroporti.

Acquisti in negozi all’estero chi e quando può non pagare Iva o pagarla ridotta

Passando al dovuto pagamento dell’Iva e alle possibilità di ottenere riduzioni della stessa, per acquisti in negozi fisici all’estero è bene distinguere tra acquisti che si fanno in negozi fisici all’estero in Europa e acquisti che si fanno in negozi fisici all’estero fuori Europa.

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, se si fanno acquisti in negozi fisici all’estero in Paesi Ue, le aliquote Iva applicabili agli acquisti intracomunitari di beni sono quelle previste per la vendita di beni e prodotti effettuata all’interno dello Stato europei.

Gli acquisti all’estero all’interno di Paesi Ue sono soggetti allo stesso regime impositivo previsto per analoghe cessioni effettuate all’interno dello Stato. Il pagamento dell'Iva nei Paesi Ue si basa sul cosiddetto principio di destinazione, per cui viene versata al governo del paese in cui viene effettuato l’acquisto.

Dunque, per l’acquisto di beni e prodotti in negozi fisici all’estero in Europa si paga l’Iva in vigore nel Paese in cui si effettua l’acquisto senza alcuna differenza o altro calcolo e ogni paese dell'UE ha un'aliquota ordinaria per la maggior parte dei beni e dei servizi che non può essere inferiore al 15%.

Con particolare riferimento all’acquisto di un'automobile nuova all'estero, in un altro Paese Ue, il pagamento dell'Iva avviene nel paese nel quale si importa e si immatricola il veicolo, per cui nel proprio Paese di residenza, cioè in Italia, e secondo le aliquote Iva applicate nel proprio Paese pur se l’auto di acquista fuori.

In particolare, se si acquista un’auto usata da un concessionario estero in Paese Ue, si deve pagare l’Iva in quel Paese ma solo sul valore aggiunto derivante dalla vendita del mezzo e non sull’intero prezzo, perché al momento dell’introduzione dell’auto in Italia si paga la tassa di immatricolazione prevista dall’Italia.

Passando agli acquisti che si fanno all’estero in Paesi fuori dall’Ue, si paga l’Iva del Paese in cui l’acquisto di effettua. Con particolare riferimento agli Stati Uniti, l’Iva, nota come Sales and Use Tax, si calcola moltiplicando il costo del prodotto acquistato per l’aliquota percentuale prevista dallo Stato in cui avviene la transazione, può variare dall’1 all’11% e viene gestita da ogni singolo Stato.

Quando si compra un bene o altro prodotto fuori da Paesi Ue si paga l’Iva applicata dallo stesso Paese e il costo totale di bene o prodotto e Iva viene pagato dal consumatore finale al momento dell'acquisto. Per esempio, se si compra una maglietta negli Stati Uniti, si paga il prezzo finale della maglietta, che prevede costo e Iva applicata, per come calcolato negli Stati Uniti e basta. 

Solo per importazioni di eventuali prodotti è previsto poi il costo del dazio doganale, ma se si tratta di grandi acquisti a fini commerciali.

Acquisti online quando si può non pagare Iva

Anche chi effettua acquisti online deve sempre pagare l’Iva sui prodotti e i beni acquistati: se, infatti, si acquistano online beni provenienti da paesi extra Ue, il pagamento di Iva e di imposte doganali e accise è sempre dovuto e si applica l’aliquota Iva prevista dal Paese in cui la merce viene consegnata, cioè l’Iva di destinazione. 

Sugli acquisti online extraeuropei, i venditori devono pagare l'Iva nel Paese di destinazione del bene, insieme allo sdoganamento ed eventuali dazi previsti solo per beni superiori ai 150 euro.

L'Iva non si paga sulle esportazioni di prodotti in paesi extra Ue e in tali viene addebitata e versata nel paese di importazione, per cui non bisogna dichiarare l'Iva in qualità di esportatore ma bisogna sempre fornire la prova dell’effettivo trasporto fuori dall'Ue.