Quando si stipula un contratto di affitto, è bene fare attenzione che non ci siano errori e inesattezze che possono rendere anche nullo il contratto e che generalmente prevedono sanzioni a carico del proprietario. Spetta, infatti, al proprietario compilare correttamente un contratto di affitto e registrarlo nei tempi previsti dalla legge all’Agenzia delle Entrate e in casi contrari è sua la responsabilità e non dell’inquilino della casa in affitto.
Chi è responsabile di errori nel contratto di affitto e registrazione tra proprietario e inquilino? L’affitto di una casa perché sia regolare deve essere stipulato con apposito contratto che, per legge, deve poi essere registrato all’Agenzia delle entrate entro 30 giorni dalla stipula, altrimenti risulta nulla e sono previste sanzioni tanto per inquilino tanto per proprietario di casa se risultano errori in compilazione e registrazione del contratto di affitto. Vediamo cosa prevedono le leggi 2022 in merito.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, nel caso di errori di compilazione del contratto di affitto, generalmente ne è responsabile il proprietario di casa. E' possibile, infatti, che all'interno del contratto vengano inserite clausole che non possono essere riportate o si dimentichino condizioni da rispettare specifiche della tipologia di contratto che si stipula e in tal caso responsabilità. rischi e sanzioni sono per il proprietario di casa.
Errori comuni che si possono riscontrare nella compilazione di un contratto di affitto sono la mancanza di riferimenti completi a dati specifici. Precisiamo che i contratti di affitto devono riportare tutti i dati catastali necessari che sono Comune in cui si trova l'immobile, foglio, particella, sub, categoria e rendita catastale e quando si indicano due particelle è perchè probabilmente una è cessata e sostituita dalla seconda, per cui è sempre meglio prima effettuare una verifica della visura catastale.
Altro errore frequente nei contratti di affitto, e di cui è sempre responsabile il proprietario, può essere la mancanza del codice fiscale personale dei rappresentanti legali di società, che siano esse locatrici o conduttrici di immobili. Se, infatti, il locatore è un soggetto Iva deve essere specificato, perchè il canone di locazione è soggetto all'imposta del 22% e non riportare nel contratto che la locazione è assoggettata all'imposta sul valore aggiunto rischia di far pagare più imposte del dovuto.
Inoltre, è bene sapere che perché un contratto di affitto non presenti errori e sia corretto bisogna firmare tutte le pagine del documento e se si appone la firma solo sull’ultima pagina del contratto, sulle altre pagine bisogna almeno riportare la sigla del proprio nome e cognome. In mancanza delle stesse, sono responsabili sia proprietario di casa che inquilino della casa in affitto.
In particolare, secondo le leggi 2022, un contratto di affitto per essere corretto deve riportare:
Anche la registrazione del contratto di affitto all’Agenzia delle Entrate potrebbe presentare errori. Innanzitutto nel caso di mancata registrazione del contratto di locazione alle Entrate nei tempi previsti dalla legge, la responsabilità, e relative sanzioni, al contrario delle spese di registrazione, sono del proprietario della casa in affitto.
La registrazione del contratto di locazione spetta, infatti, solo al proprietario, che ha 30 giorni di tempo per adempiere al proprio obbligo e 60 giorni per comunicare l’avvenuta registrazione all’affittuario e all’eventuale amministratore di condominio.
Il proprietario di casa può scegliere tra diverse modalità per la registrazione del contratto di affitto e vale a dire:
In caso di mancata registrazione, il contratto si considera nullo e le sanzioni che ne derivano per evasione fiscale per mancata dichiarazione del reddito da locazione o di infedele dichiarazione sono a carico del proprietario di casa.
La nullità del contratto può essere utilizzata dall’inquilino contro il proprietario.