Chi guadagna di più tra statali e privati nel 2022 dopo rinnovi CCNL

Se c'è una cosa che non mancano sono i report sull'andamento degli stipendi per i lavoratori, soprattutto nel comparto pubblico. Ecco la differenza di stipendi con il privato.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Chi guadagna di più tra statali e privat

Statali e privati: chi guadagna di più nel 2022?

La busta paga di chi lavora nel settore pubblico sarà più pesante del 6% per via degli adeguamenti contrattuali dei dipendenti della pubbliche amministrazioni. La forbice rispetto alle retribuzioni medie dei lavoratori del comporto privato è così destinata ad allargarsi. Non c'è però una quota fissa poiché in base alle differenti analisi, varia dall'1,5 al 3%.

Prima il rinnovo del contratto degli statali e poi gli adeguamenti dello stipendio: la differenza di retribuzione con i lavoratori del comparto privato è in continua variazione. Si tratta di un vero e proprio scatto in avanti che fa seguito a lungo periodo di blocco dei contratti.

Diverso è il caso del settore privati poiché i vari contratti nazionali del lavoro (terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi, enti pubblici) seguono un percorso autonomo e con tempistiche sempre differenti in relazione al rinnovo e agli stipendi minimi da assicurare a chi ne fa parte. Approfondiamo allora:

  • Statali e privati: chi guadagna di più nel 2022
  • Il quadro lavorativo dei dipendenti pubblici

Statali e privati: chi guadagna di più nel 2022

Se c'è una cosa che non mancano sono i report sull'andamento degli stipendi per i lavoratori, soprattutto nel comparto pubblico.

La rilevazione a cui facciamo adesso riferimento è quella dell'Osservatorio conti pubblici italiani. Si rivela interessante non tanto e non solo perché ci ricorda che la busta paga di chi lavora nel settore pubblico sarà più pesante del 6% per via degli adeguamenti contrattuali dei dipendenti della pubbliche amministrazioni. Ma anche per due informazioni supplementari strettamente legate.

Innanzitutto gli stipendi degli statali aumenteranno più rapidamente dell'indice dei prezzi di riferimento ovvero dell'1,8% con la conseguenza di innalzare il potere d'acquisto. In seconda battuta, la forbice rispetto alle retribuzioni medie dei lavoratori del comporto privato è così destinata ad allargarsi.

Non c'è però una quota fissa poiché in base alle differenti analisi, varia dall'1,5 al 3%. Di certo c'è che si registra una inversione di rotta tra chi guadagna di più tra statali e privati.

Il quadro lavorativo dei dipendenti pubblici

Per capire in che modo gli stipendi dei lavoratori statali a tutti i livelli, da quelli che lavorano negli uffici centrali passando per i dipendenti di scuola e università, a tempo determinato e indeterminato, è certamente utile sapere quanti sono i coinvolti.

Le statistiche e rilevazioni sono numerose e avvengono tutti gli anni. Prendiamo in considerazione quella effettuata dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, secondo cui il quadro lavorativo è il seguente:

  • Università ed enti di ricerca: 113.597 lavoratori a tempo indeterminato con stipendio medio annuale di 47.664 euro e 14.896 lavoratori a tempo determinato con stipendio medio annuale di 36.275 euro
  • Servizio sanitario nazionale: 649.824 lavoratori a tempo indeterminato con stipendio medio annuale di 39.002 euro e 34.741 lavoratori a tempo determinato con stipendio medio annuale di 28.180 euro
  • Scuola (dall'infanzia alla secondaria di secondo grado): 1.008.119 lavoratori a tempo indeterminato con stipendio medio annuale di 29.083 euro e 340.862 lavoratori a tempo determinato con stipendio medio annuale di 11.398 euro
  • Forze armate, corpi di polizia e vigili del fuoco: 484.877 lavoratori a tempo indeterminato con stipendio medio annuale di 44.699 euro e 32.781 lavoratori a tempo determinato con stipendio medio annuale di 14.619 euro
  • Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni): 538.861 lavoratori a tempo indeterminato con stipendio medio annuale di 29.746 euro e 49.875 lavoratori a tempo determinato con stipendio medio annuale di 17.604 euro
  • Amministrazioni centrali (comprese magistratura e autorità indipendenti): 205.766 lavoratori a tempo indeterminato con stipendio medio annuale di 40.187 euro e 683 lavoratori a tempo determinato con stipendio medio annuale di 48.225 euro
  • Altri lavoratori del comparto pubblico: 106.354 lavoratori a tempo indeterminato con stipendio medio annuale di 40.968 euro e 6.539 lavoratori a tempo determinato con stipendio medio annuale di 15.978 euro

Lo studio dettagliato dell'Osservatorio conti pubblici italiani su chi guadagna di più tra statali e privati fa il paio con quello realizzato pochi mesi fa dall'Associazione artigiani e piccole imprese di Mestre sulle differenze tra lavoratori pubblici italiani e dipendenti statali degli altri Paesi europei.