Chi ha amministratore di sostegno può firmare liberamente documenti o ha limiti

L'amministratore di sostegno è soggetto al rispetto di una serie di doveri nello svolgimento del proprio incarico. Tra cui il rispetto dei diritti dell'interessato.

Autore: Chiara Compagnucci
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Chi ha amministratore di sostegno può fi

Quali atti e documenti può firmare chi ha amministratore di sostegno?

Fermo restando le specificità contenute nell'atto di nomina, sulla base della normativa vigente, chi ha un amministrazione di sostegno mantiene la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria. Può compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana.

La scelta dell'amministratore di sostegno nel 2022 non avviene mai con leggerezza sia perché il principio di fondo è il rispetto del riguardo alla cura e agli interessi del diretto interessato. Ma anche perché il beneficiario conserva una serie di diritti in relazione a cosa può firmare liberamente e quali atti e documenti.

Non è quindi casuale che nell'individuazione del soggetto incaricato allo svolgimento di questo compito, il giudice tutelare preferisca il coniuge, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, il parente entro il quarto grado.

Lo stesso amministratore di sostegno può essere designato anche dallo stesso interessato con un atto pubblico o scrittura privata autenticata. Approfondiamo più specificatamente:

  • Quali atti e documenti può firmare chi ha amministratore di sostegno 2022

  • I doveri che il beneficiario deve attendersi dall'amministratore di sostegno

Quali atti e documenti può firmare chi ha amministratore di sostegno 2022

Il decreto di nomina dell'amministratore di sostegno può essere per un incarico temporaneo o a tempo indeterminato. In ogni caso devono essere chiari le generalità della persona beneficiaria e dell'amministratore di sostegno, la durata dell'incarico, l'oggetto dell'incarico e degli atti che l'amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario, gli atti che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dell'amministratore di sostegno, i limiti delle spese che l'amministratore di sostegno può sostenere con uso delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità, la periodicità con cui l'amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l'attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

Fermo restando le specificità contenute nell'atto di nomina, sulla base della normativa vigente, chi ha un amministratore di sostegno mantiene la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria. Può compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana.

Resta saldo il principio che il giudice tutelare, se ne ravvisa l'opportunità, può chiamare all'incarico di amministratore di sostegno anche un'altra persona idonea, o soggetti quali fondazioni o associazioni nella persona del legale rappresentante o altra persona che questi ha facoltà di delegare.

I doveri che il beneficiario deve attendersi dall'amministratore di sostegno

Da parte sua, l'amministratore di sostegno è soggetto al rispetto di una serie di doveri nello svolgimento del proprio incarico. In prima battuta deve rispettare i bisogni e le reali necessità del beneficiario. Quindi deve informarlo sugli atti da compiere nonché il giudice tutelare in caso di contrasti di vedute con il beneficiario stesso.

Se si verifica negligenza nel perseguire l'interesse o nel soddisfare i bisogni o le richieste del beneficiario, il pubblico ministero o gli altri soggetti legittimati possono ricorrere al giudice tutelare affinché adotti i provvedimenti del caso. Da ricordare che l'amministratore di sostegno non è tenuto a continuare nello svolgimento dei suoi compiti oltre 10 anni, tranne dei casi in cui tale incarico è rivestito dal coniuge, dalla persona convivente, dagli ascendenti o dai discendenti.

Altro passaggio fondamentale è la presentazione periodica al giudice tutelare di una relazione sulle attività svolte e sulle condizioni di vita del beneficiario. Nel caso in cui si verificano i motivi e i presupposti, l'amministratore di sostegno può essere sostituito.