Quando si verifica un incidente stradale, uno degli interrogativi più comuni riguarda chi deve sostenere le spese del carro attrezzi necessario per il recupero e la rimozione dei veicoli coinvolti. In Italia, la regolamentazione in materia è chiara, ma le possibili casistiche variano in base alla dinamica dell’evento, all’individuazione delle responsabilità e alle coperture assicurative sottoscritte. Conoscere con esattezza quando la spesa spetta all’automobilista, quando viene coperta dalla polizza auto o dall’assicurazione del responsabile, e come agire per il rimborso, risulta essenziale per evitare oneri imprevisti e gestire con consapevolezza le procedure successive a un sinistro o a un semplice guasto.
Principi generali: chi paga il carro attrezzi dopo un sinistro stradale
La regola principale riguardo l’onere delle spese per il carro attrezzi è disciplinata dagli articoli del Codice Civile e del Codice della Strada. In caso di incidente con colpa accertata, spetta al responsabile del sinistro il pagamento del servizio di rimozione e soccorso stradale. Tale responsabilità deriva direttamente dalla ricostruzione della dinamica e dall'accertamento delle colpe tramite rapporti di polizia, testimonianze o dichiarazioni concordate tra le parti.
- Responsabilità chiara: Chi viene indicato come responsabile, oltre ai danni materiali e/o fisici, dovrà farsi carico delle spese di soccorso e traino.
- Responsabilità della controparte: Se si è parte lesa con colpa esclusiva della controparte, il diritto al rimborso include le spese documentate per il carro attrezzi (art. 1914 Codice Civile, sentenze Tribunale di Torino n. 6751/2015, Livorno n. 1555/2016, e Aosta n. 171/2021), da allegare alla richiesta di risarcimento nei confronti dell’assicurazione.
- Responsabilità non definita: Nel caso di incertezza sulle responsabilità, la decisione finale spetta agli organi di polizia che hanno effettuato i rilievi; possono, qualora necessario, disporre il trasferimento coattivo del veicolo e l’affidamento a un deposito giudiziario, con onere a carico di chi sarà infine ritenuto responsabile.
È quindi centrale conservare ogni documentazione (fatture, relazioni, verbali) relativa all’intervento del carro attrezzi per tutelare il proprio diritto al rimborso o per dimostrare la natura della spesa, anche in sede di rivalsa sulla compagnia assicurativa.
Ruolo delle assicurazioni nella copertura delle spese del carro attrezzi
Le compagnie di assicurazione possono intervenire nel rimborso delle spese per il recupero del veicolo, a condizione che queste siano necessarie e documentate come conseguenza diretta del sinistro. Secondo l’orientamento consolidato in giurisprudenza, il rimborso rientra nel cosiddetto “danno emergente” risarcibile (art. 1914 Codice Civile). Le compagnie sono obbligate a riconoscere l’indennizzo qualora la rimozione sia stata indispensabile, come chiarito dal Tribunale di Livorno e da altre pronunce di merito.
- Il termine per presentare l’offerta di risarcimento è di 60 giorni dalla richiesta corredata dalla documentazione, salvo sospensioni dovute ad accertamenti peritali.
- Il diritto al rimborso si prescrive in due anni dall’evento, con possibilità di sospensione tramite formale diffida.
- Alcune polizze RC auto prevedono la garanzia accessoria di assistenza stradale, che copre le spese di trasporto fino a massimali fissati annualmente. È consigliato valutare con attenzione tale opzione, specialmente se si viaggia frequentemente o con vetture datate.
Nel caso in cui il servizio di carro attrezzi sia attivato tramite convenzione assicurativa (ad esempio ACI o compagnie con assistenza dedicata), l’assistito potrà anche beneficiare di ulteriori prestazioni come la vettura sostitutiva o il rimborso per spese di pernottamento.
I casi particolari: guasto meccanico, sequestro, panne
Oltre all'incidente, l’intervento del soccorso stradale può rendersi necessario in assenza di impatti tra veicoli, ad esempio per guasto meccanico, avaria improvvisa, foratura gomme, esaurimento carburante o altre situazioni accidentali che rendano impossibile la prosecuzione del viaggio.
- Guasto o panne senza incidente: In assenza di copertura specifica tramite assicurazione, ogni costo (chiamata, traino, chilometraggio, deposito) resta a carico del proprietario o conducente, a meno che si sia soci ACI o dotati di assistenza stradale nella polizza.
- Sequestro amministrativo e deposito giudiziario: Se l’evento comporta il sequestro del veicolo per violazioni gravi (ad esempio guida in stato di ebbrezza, mancanza di documenti), saranno le autorità a ordinare il traino e la custodia, ma le spese restano comunque a carico dell’intestatario, come disposto dall’art. 210 Codice della Strada e art. 2756 Codice Civile.
- Recupero per conto di terzi: Nei casi in cui il proprietario non sia presente o sia impossibilitato (ad esempio ferito o incosciente), le autorità intervengono per suo conto e notificano la gestione dell’intervento.
Il recupero e la permanenza presso il deposito hanno costi di base compresi tra 40 e 140 euro per la rimozione, a cui si aggiungono circa 3 euro per chilometro e una tariffa di 6-10 euro giornalieri per la custodia.
Come richiedere il soccorso stradale e gestione dei costi nel 2025
La chiamata al carro attrezzi può essere effettuata direttamente attraverso numeri dedicati o tramite soccorso stradale convenzionato con la propria compagnia assicurativa. La tariffa base 2025 per il servizio in autostrada è di circa 116,90 euro di giorno e 140,20 euro di notte (festivi inclusi), mentre sulle altre strade il costo si aggira mediamente fra 46,55 e 55,86 euro. I prezzi sono riferiti ai veicoli fino a 2.500 kg e possono variare per distanze superiori a 5 km (circa 1 euro/km extra).
Ai costi del recupero si possono aggiungere:
- Tariffe maggiorate per interventi notturni o festivi
- Spese di custodia in deposito giudiziario (6-10 euro giorno per auto)
- Diritti di chiamata e costi di ausilio tecnico
Dotarsi di assistenza stradale in polizza permette di ridurre drasticamente le spese impreviste: la copertura offre il servizio nelle condizioni previste, con massimali variabili (le principali compagnie coprono fino a 200-500 euro per intervento).
FAQ – Domande frequenti su carro attrezzi e assistenza stradale
- Come si chiama il carro attrezzi in caso di emergenza?
Si può contattare il soccorso stradale chiamando il numero gratuito 803.116 dell’ACI o rivolgendosi al numero dedicato presente nella propria assicurazione auto.
- L’assicurazione copre sempre le spese del carro attrezzi?
No: solo se le spese sono previste o se si è parte lesa con colpa non propria. È necessario conservare tutta la documentazione (fatture, verbali, richieste e risposte assicurative).
- In quali casi il deposito giudiziario applica spese aggiuntive?
Quando il veicolo viene sequestrato o fermato per violazioni del Codice della Strada: in questi casi occorre pagare anche la custodia oltre alla rimozione. Se non si ritira il veicolo in tempi congrui, le officine disciplinate dall’art. 2756 c.c.- possono rivalersi sui beni e arrivare anche all’alienazione.
- Quanto tempo ha la compagnia per effettuare l’offerta di rimborso?
Il termine è di 60 giorni dalla presentazione della richiesta con la documentazione completa, salvo sospensioni per accertamenti complessi.
- Esistono tariffe fisse per il servizio?
Le tariffe sono fissate a livello locale: prezzi orientativi nel 2025 sono di 116,90/140,20 euro in autostrada e 46,55/55,86 euro in viabilità ordinaria, con costi chilometrici aggiuntivi per tratti lunghi.