Quando si verifica un incendio in appartamento in condominio possono essere diversi i soggetti chiamati a pagare. A determinare responsabilità e, dunque, pagamento per lo propagarsi di un incendio in una casa in condominio sono i casi che hanno portato all’incendio stesso e in base ad essi possono dover pagare o il proprietario dello stesso appartamento dove avviene l’incendio, o altro condomino o condominio, lì dove si riescono ad accertare le relative loro responsabilità.
Chi paga in casi di incendio in appartamento in condominio? Può capitare che in appartamenti in condominio possano verificarsi incidenti non dovuti solo a proprietario di casa o eventuale inquilino. Alcuni problemi possono prevedere risarcimento danni che però sono a carico di soggetti diversi in base al motivo che causa il danno.
Quando si verifica un incendio in condominio non sempre si ha diritto al risarcimento del danno e, a seconda dei casi che hanno portato al propagarsi dell’incendio, sono diversi i soggetti chiamati a pagare, per il risarcimento, lì dove sussiste, e per i lavori per sistemare i danni provocati dall’incendio stesso.
Possono, infatti, pagare per un incendio in un appartamento in condomino:
Stando a quanto stabilito dalle leggi in vigore, l'incendio in appartamento in condominio, come qualsiasi altro danno in casa, rientra tra i danni a cose in custodia di cui è sempre responsabile, appunto, il custode (che sia proprietario, inquilino di casa in affitto, usufruttari, ecc), a meno che non si riesca a dimostrare che il danno, per esempio l’incendio appunto, non derivi da caso fortuito.
Non esiste alcun diritto al risarcimento del danno se l’incendio è riconducibile al custode della cosa, e cioè al proprietario dell'appartamento, se non è stato attento ad evitare l'incendio.
In tal caso, il proprietario di casa non solo non ha diritto ad alcun risarcimento ma deve pagare le spese necessario alla sistemazione della casa per i danni causati dallo stesso incendio.
Se poi l’incendio in casa in condominio è avvenuto a causa di guasti, difetti o che possono essere definiti propri di determinati impianti o anche apparecchi elettrici, allora si può ottenere risarcimento dai produttori stessi o dalle relative ditte, che provvedono a pagare i danni, ma solo ed esclusivamente se si riesce a provare chiaramente che la responsabilità dell’incendio sia da ricondurre a loro.
Con particolare riferimento alle case in condominio in locazione, la Corte di Cassazione ha stabilito che nel caso di danni derivanti dall'incendio sviluppatosi in un immobile condotto in locazione, la responsabilità per danno è a carico sia del proprietario che del conduttore se nessuno dei due è in grado di dimostrare che la causa del danno subito è riconducibile ad un unico soggetto.
Se, dunque, risulta impossibile provare la misura del concorso nella responsabilità, le quote si dividono a metà.
Se, invece, l'incendio in appartamento in condominio avviene per dolo di altri, bisogna innanzitutto individuarne il responsabile, che sia singolo condomino o condominio in generale e tocca a loro pagare per il risarcimento il condomino danneggiato dall’incendio.
Se l'incendio in condominio causa danni ad un appartamento di proprietà esclusiva in condominio, allora il condominio ne risulta responsabile e deve pagare i danni a chi l'ha subiti. Stesso discorso vale se l’incendio in una casa in condominio sia stato causato dalla cattiva o disattenta condotta di un altro condomino: dimostrando quanto appena detto, il condomino che vive nell’appartamento in condominio danneggiato dall’incendio può chiedere risarcimento danni all’altro condomino responsabile.