Stando alla normativa 2022, l’autenticazione di una firma possa essere fatta dal sindaco, presso l’ufficio anagrafe, da un funzionario incaricato dal sindaco, da un segretario comunale, da un cancelliere e da un notaio.
Chi può autenticare una firma? Una firma autenticata può essere richiesta in diverse circostanze e per diversi motivi, per esempio, per deleghe varie, come per il ritiro della pensione, o per dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà relativi a fatti, stati e qualità personali sul dichiarante o di cui lo stesso sia a diretta conoscenza, o per istanze da presentare a privati.
Stando alla normativa vigente 2022, una firma può essere autenticata presso ogni comune, basta che il sottoscrittore mette la sua firma sul documento davanti a un dipendente incaricato dal sindaco che, a sua volta, appone timbro che ne attesta l’autenticità.
La legge prevede che l’autenticazione di una firma possa essere fatta da:
Come appena riportato, possono autenticare una firma sia funzionari comunali e sia notai e in base a chi autentica la firma ‘nascono’ due diverse tipologie di firma autentiche, la firma autentica amministrativa e la firma autentica notarile.
Entrambe servono per provare che una persona ha firmato in presenza di un pubblico ufficiale, che ne ha verificato l’identità ma la firma autentica amministrativa serve a provare l’autenticità della sola firma e non si estende anche alle informazioni contenute nei documenti firmati, mentre la firma autentica notarile prova sia la veridicità della firma apportata dal sottoscrittore e sia il contenuto dell’atto firmato.
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