Chi può richiedere arretrati Pensioni di invalidità dopo aumento 2020. Requisiti e condizioni necessari

Rientra nella definizione di invalido civile il cittadino affetto da infermità invalidanti non migliorabile che determina la riduzione o la perdita totale della capacità lavorativa.

Autore: Chiara Compagnucci
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Chi può richiedere arretrati Pensioni di

Pensione di invalidità aumentata, chi può richiederla?

Via libera a chi ha più di 60 anni alla data del 20 luglio 2020 e agli invalidi civili totali di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Ma anche a chi è titolare di una pensione di pensione per ciechi civili assoluti o per sordomuti o di una pensione di inabilità al lavoro. Il tutto nel rispetto dei requisiti reddituali previsti dalla normativa vigente.

Anche quando si tratta di pensioni di invalidità, gli aggiornamenti che arrivano dalle aule di giustizia viaggiano di pari passo con le novità legislative.

Il più recente riferimento va alla decisione della Corte Costituzionale secondo cui anche gli invalidi civili totali di età compresa tra i 18 e i 60 anni hanno diritto all'aumento delle pensioni fino a 651,51 euro al mese per 13 mensilità, rispetto agli iniziali 286 euro al mese.

Si tratta di una vera e propria svolta, considerando che inizialmente erano stati coinvolti solo i cittadini con più di 60 anni. Vediamo allora tutti i dettagli e in particolare:

  • Pensione di invalidità aumentata, chi può richiederla
  • Pensioni di invalidità, condizioni necessarie

Pensione di invalidità aumentata, chi può richiederla

La sentenza della Corte Costituzione ha un riferimento temporale ben preciso ovvero produce effetti solo dal 20 luglio 2020. In pratica la revisione della pensione di invalidità non ha effetti retroattivi e nulla può essere chiesto per prestazioni antecedenti a questa data, quella dell'entra in vigore del decreto legge con cui il governo e poi il parlamento hanno accolto la decisione dei giudici. A chi spetta questa possibilità?

Abbiamo già ricordato coloro che hanno più di 60 anni e gli invalidi civili totali di età compresa tra i 18 e i 60 anni, ma spetta anche ai ciechi civili assoluti, ai sordomuti e ai titolari di pensione di inabilità al lavoro. A presentare la domanda deve pensarci lo stesso beneficiario dell'assegno o comunque un suo intermediario.

Per farlo occorre accedere al servizio "Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Ecocert, Ape Sociale e Beneficio precoci" sulla piattaforma web dell'Inps. Ancora più precisamente, occorre prima fare "espressa richiesta" dell'aumento e poi, el campo della domanda "Note", scrivere testualmente Richiedo il riconoscimento della maggiorazione con decorrenza dal 1° agosto 2020".

Riassumendo le categorie di chi può richiedere arretrati pensioni di invalidità dopo l'aumento del 2020, via libera a chi ha più di 60 anni alla data del 20 luglio 2020 e agli invalidi civili totali di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

Ma anche a chi è titolare di una pensione di pensione per ciechi civili assoluti o per sordomuti o di una pensione di inabilità al lavoro.

Il tutto nel rispetto dei requisiti reddituali previsti dalla normativa vigente. In caso di persona celibe il limite di reddito personale è di 8.469,63 euro se coniugato invece il limite di reddito è di 14.447,42 euro. In questo caso devono essere rispettati i limiti personale e coniugale.

Nel calcolo si considerano tutti i redditi, anche esenti ai fini Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche). Nella sostanza vanno considerati sia l’assegno ordinario contributivo sia quello di invalidità, tranne l'indennità di accompagnamento.

Pensioni di invalidità, condizioni necessarie

Rientra nella definizione di invalido civile il cittadino affetto da infermità invalidanti non più migliorabile, che determina una sensibile riduzione o la perdita totale della capacità lavorativa genericamente intesa e sia di età anagrafica compresa tra i 18 e i 65 anni.

Ai fini dell'assistenza socio-sanitaria e della concessione dell'indennità di accompagnamento ovvero di un secondo strumento di sostengo al reddito che si affianca alla pensione, si considerano invalidi i soggetti minori o di età superiore ai 65 anni con difficoltà persistenti allo svolgimento dii compiti e funzioni proprie dell'età.

Per fare domanda i documenti da allegare sono certificato medico in originale, redatto dal medico di fiducia o da uno specialista, attestante le infermità invalidanti; la documentazione clinica che attesta lo stato di salute.

Pensiamo ad esempio a cartelle cliniche di eventuali ricoveri e certificazioni di visite specialistiche effettuate, a prescrizioni mediche e fisioterapie praticate, a radiografie e altri accertamenti diagnostici o esami eseguiti, alle prescrizioni mediche e a documenti relativi alle terapie in atto.