Non tutti i contribuenti, sia a livello individuale e sia aziendale, sono chiamati a rispettare l'onere delle pagelle fiscali. Sono sottoposti agli Indici sintetici di affidabilità gli esercenti attività di impresa, arti o professioni.
La novità dell'entrata in vigore delle pagelle fiscali, i cosiddetti Isa, è ufficialmente entrate in vigore. Prendono il posto degli studi di settore e si caratterizzano per un aspetto ben preciso ovvero la possibilità di accedere a un sistema premiale nel caso di valutazione positiva.
Già, perché si tratta dai vere e proprie pagelle con l'attribuzione di un valore numerico. Al pari di quanto avveniva con gli ormai ex studi di settore, non cambia l'obiettivo di fondo che è quello di favorire l'emersione spontanea delle basi imponibili.
A cui aggiungere l'incoraggiamento ad assolvere gli obblighi tributari da parte dei contribuenti. Ci sono però alcuni interessanti aspetti da considerare e che approfondiamo in questo articolo:
Non tutti i contribuenti, sia a livello individuale e sia aziendale, sono chiamati a rispettare l'onere delle pagelle fiscali. Sono sottoposti agli Indici sintetici di affidabilità gli esercenti attività di impresa, arti o professioni. Tutti loro ricevono una valutazione numerica da 1 a 10 del grado di affidabilità fiscale.
Più esattamente, gli Isa si applicano ai ai periodi d'imposta nei quali il contribuente non dichiara ricavi ovvero compensi di importo superiore al limite stabilito dal decreto di approvazione o di revisione degli indici e non inizia o cessa l'attività ovvero non si trova in condizione di non normale svolgimento dell'attività. Allo stesso tempo, le pagelle fiscali si si applicano nei confronti
Il compenso per attività nell'ambito delle pagelle fiscali misura l'affidabilità dell'ammontare dei ricavi che un libero professionista o un'azienda consegue attraverso il processo produttivo con riferimento al contributo di ciascun addetto. È calcolato come rapporto tra i compensi o ricavi dichiarati per addetto e i compensi o ricavi per addetto stimati.
All'indicatore è associato un punteggio che varia da 1 a 10. Quando i compensi o ricavi dichiarati per addetto sono maggiori o uguali rispetto a quelli stimati, ovvero il rapporto presenta un valore pari o superiore a 1, il punteggio assume valore 10, altrimenti lo stesso viene modulato tra 1 e 10. Il valore aggiunto per addetto misura l'affidabilità del valore aggiunto creato con riferimento al contributo di ciascun addetto.
È calcolato come rapporto tra il valore aggiunto dichiarato per addetto e il valore aggiunto per addetto stimato. All’indicatore è associato un punteggio che varia da 1 a 10. Quando il valore aggiunto dichiarato è maggiore o uguale rispetto a quello stimato, ovvero il rapporto tra il valore aggiunto dichiarato e il valore aggiunto stimato presenta un valore pari o superiore a 1, il punteggio assume valore 10; altrimenti lo stesso viene modulato tra 1 e 10.
Il decumulo delle scorte è costituito dalla media semplice dei punteggi dei due indicatori elementari Durata delle scorte e Decumulo delle scorte e misura i giorni di durata media delle scorte in magazzino. È indicato come rapporto tra la giacenza media del magazzino espressa in giorni e il costo del venduto e per la produzione di servizi.