Con questa espressione si intende lo status che garantisce, previa accettazione della richiesta, di godere, al pari dei diritti e dei doveri, anche della pienezza dei diritti politici e civili del Paese prescelto. In questo caso l’Italia.
Il tema della cittadinanza è spesso al centro del dibattito, non solo in Italia. I forti flussi migratori di questi ultimi tempi e le polemiche che ne derivano a causa della non sempre facile integrazione tra ‘nativi’ e immigrati irrompono quasi quotidianamente nelle cronache dei telegiornali. E sarà un tema che, anche per il futuro, rischia di monopolizzare l’attenzione dell’opinione pubblica.
A questo punto può essere utile anche capire chi può chiedere la cittadinanza italiana così da fare un po’ di chiarezza e, magari, superare qualche luogo comune che in molti casi è alla base delle incomprensioni che impediscono una serena e pacifica convivenza. Sarà anche possibile così comprendere come non sia poi così facile riuscire ad ottenere la cittadinanza italiana visto l’iter che coinvolge le più alte istituzioni italiane a partire dal Presidente della Repubblica e di un Ministero importante come quello degli Interni, Non tutti i cittadini stranieri che arrivano nel Bel Paese, dunque, possono ottenere la cittadinanza italiana, ma solo quelli che rientrano in queste specifiche categorie:
Coloro che rientrano in una di queste categorie, oppure quelli che si occuperanno, magari i datori di lavoro, dell’iter necessario ad ottenere la cittadinanza italiana, forse non sempre sono al corrente di come fare la richiesta per ottenere la cittadinanza italiana. La domanda deve essere presentata presso la Prefettura attraverso la compilazione di un apposito modulo che si può scaricare direttamente dal sito internet del Ministero dell’Interno, sul quale apporre una marca da bollo di € 14,62. In allegato bisogna inviare anche la ricevuta del versamento di duecento euro e altri documenti.
I documenti necessari per la richiesta della cittadinanza italiana da allegare alla domanda sono: l’atto di nascita, il certificato penale del Paese di origine, il certificato storico di residenza, il permesso di soggiorno, lo stato di famiglia, il modello fiscale degli ultimi tre anni, e anche il certificato di adozione, la cittadinanza italiana di padre/madre, nonni, bisnonni, in casi specifici.
Inoltre può essere necessario presentare anche il certificato che attesta lo stato di apolide o di rifugiato politico. Una volta ricevuta la domanda, gli organi competenti avranno settecento trenta giorni di tempo per gli accertamenti di rito e, nel caso la richiesta venisse accolta, il cittadino straniero verrà chiamato a prestare giuramento e diventare, così, a tutti gli effetti cittadino italiano con tutti i diritti e doveri.
I tempi per ottenere la cittadinanza italiana solitamente non scendono mai al di sotto di 730 giorni, quindi quasi due anni. Tutto naturalmente dipende anche dalla velocità con cui le pratiche delle diverse procedure vengono portate avanti. L’iter di una pratica è composta da una serie di tappe che proviamo a sintetizzare qui di seguito. La Prefettura, per prima cosa, dopo aver provveduto ad istruire la domanda si occupa di inviarla al Ministero dell’Interno che, una volta ricevuto il plico ha il compito di richiedere il parere positivo al Consiglio di Stato. Se il pronunciamento è positivo allora il Viminale emana il decreto di concessione della cittadinanza italiana che deve essere firmato dal Presidente della Repubblica.
Solo dopo il documento in questione può essere trasmesso alla Prefettura che lo consegna all’interessato tramite il Comune di residenza, sancendo in pratica la nuova cittadinanza del richiedente. Per concludere l’iter però, c’è bisogno di un ultimo passaggio. Dopo che la cittadinanza italiana è stata concessa, infatti, il cittadino straniero richiedente deve prestare giuramento sulla Costituzione del suo nuovo paese. Per fare questo deve recarsi nel comune di residenza, dove avverrà la piccola cerimonia entro un tempo massimo di sei mesi. In caso contrario perderebbe ogni diritto di acquisire la cittadinanza italiana, pur avendo eseguito in maniera corretta l’iter per la richiesta.