Cambiano i tassi, sia fissi che variabili, da calcolare per le rate di rimborso dei mutui a causa di crisi economica, guerra in Ucraina, aumento dei prezzi, inflazione, con rialzi registrati già a marzo oltre il 2% il che implica aumenti mensili di qualche decina di euro sia sui mutui a tasso fisso e sia sui mutui a tasso variabile (ancora sempre più convenienti rispetto ai fissi) e variabili, chiaramente, in base ai diversi casi, vale a dire durata del mutuo, tipo del mutuo scelto, importo e tempo di estinzione.
Come aumenta la rata mutuo tra 400-900 euro ora nel 2022 e nel 2023 in base ai vari casi? Cambiano i tassi medi a applicare ai mutui: dopo gli ultimi anni di grande convenienza per l’accensione di mutui, con tassi fissi ai minimi e i variabili sempre più convenienti, di tanto al di sotto dell’1%, le prospettive tornano a cambiare.
Stando alle stime attuali, i tassi torneranno a salire a breve, e pur non trattandosi di aumenti incontrollati che comunque non raggiungeranno mai gli alti livelli pre-crisi, si torna comunque a salire e diventa meno vantaggioso comprare casa anche se, come accennato, pur essendo soggetti a rialzi, i tassi, sia fisso che variabile, non saranno agli alti livelli di qualche anno fa. Vediamo allora di seguito come possono cambiare le rate di mutui tra 400 e 900 euro tra quest’anno e il prossimo.
Per effetto di un aumento dei tassi sui mutui, sia variabili che fissi, le rate mensili per il pagamento dei mutui cambiano e aumentano di conseguenza.
In particolare, i mutui a tasso fisso, fermi finora più o meno sull’1%-1,4%, tornano a superare il 2%. A causa di crisi economica, crisi causata dalla guerra in Ucraina, aumento dei prezzi, inflazione, i tassi sui mutui si sono attestati a marzo oltre il 2% e i valori cambiano nel dettaglio, chiaramente, a seconda del tipo di mutuo stipulato, per quanto tempo e per quale importo.
In particolare, considerando mutui a 20 anni e a 30 anni, che sono le durate di mutui per cui si opta maggiormente, per mutui a 20 anni, il tasso fisso oscilla tra l'1,92% e il 2,20% mentre il tasso variabile oscilla tra lo 0,59% e lo 0,82%, mentre per mutui a 30 anni, il tasso fisso oscilla tra 2,02% e il 2,35% mentre il tasso variabile oscilla tra lo 0,53% e lo 0,82%.
Per fare esempi di calcoli reali, considerando un mutuo da 180mila euro a 20 anni con tasso fisso, la rata mensile da 916 euro sale a 934 euro, mentre considerando il tasso variabile, le rate mensili salgono da 806 e 812 euro.
Se si considera, invece, lo stesso mutuo a 30 anni, le rate con mutuo a tasso fisso fisse passano da 672 a 702 euro, mentre le rate con mutuo a tasso variabile passano da 563 a 567 euro. Prendendo, invece, il caso di un mutuo con rata da 400 euro al mese, con tasso fisso passa a 410 euro circa, mentre con tasso variabile si attesta sui circa 430 euro.
Alla luce dell’attuale andamento dei tassi sui mutui, le stime parlano di ulteriori aumenti dell’Euribor, indice per il tasso variabile, entro fine anno, quando dovrebbe ritornare a risalire. L’aumento potrebbe essere di un ulteriore almeno 1% nel 2023 implicando, di conseguenza, ulteriori aumenti nelle rate mensili di rimborso da pagare per l’estinzione del mutuo.