Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, è possibile aumentare la pensione di reversibilità in diversi modi che possono essere: richiesta dell’integrazione al trattamento minimo, reddito o pensione di cittadinanza, considerando che è ammessa la cumulabilità dei trattamenti, e richiesta di assegno di vedovanza.
Come aumentare la pensione di reversibilità? La pensione di reversibilità è un trattamento economico che l’Inps eroga ai superstiti dell’assicurato deceduto secondo regole ben precise e stabilite dalla legge. Gli importi spettanti ai familiari superstiti di pensione di reversibilità si calcolano, infatti, seguendo norme specifiche e nel tempo si possono ridurre come aumentare. Vediamo se ci sono e quali sono tutti i modi possibili per aumentare la pensione di reversibilità nel 2022.
La pensione di reversibilità spetta per legge ai seguenti familiari del deceduto:
Per l’importo spettante di pensione di reversibilità, ai superstiti spettano percentuali specifiche rispetto all’importo che il deceduto avrebbe percepito di pensione. Le percentuali previste dalla legge sono del:
La pensione di reversibilità è soggetta a riduzioni dell’importo in presenza di redditi del beneficiario ma si può anche aumentare.
Esistono diversi modi per aumentare la pensione di reversibilità nel 2022, a partire dall’integrazione al trattamento minimo. Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, chi percepisce la pensione di reversibilità può integrarla al trattamento minimo, fino a raggiungere 515,58 euro mensili.
Hanno, in particolare, diritto all’integrazione al minimo per aumentare la pensione di reversibilità in misura piena coloro che hanno un reddito annuo entro i 6.702,54 euro, cioè al trattamento minimo moltiplicato per 13 mensilità, e in misura parziale coloro che hanno un reddito annuo superiore a 6.702,54 euro, fino a 13.405,08 euro. Se il reddito supera l’importo di 13.405,08 euro, chi percepisce la pensione di reversibilità non ha diritto all’integrazione al minimo.
Altro modo possibile per aumentare la pensione di reversibilità è cumulare il trattamento con la pensione di cittadinanza o il reddito di cittadinanza. La legge permette, infatti, di cumulare tali trattamenti ma solo a condizione di soddisfare determinati requisiti e specifiche condizioni.
Altro modo possibile per aumentare la pensione di reversibilità è quello di richiedere l'assegno di vedovanza. Si tratta di una prestazione per cui bisogna fare apposita domanda che prevede una maggiorazione dell’assegno percepito di circa 50 euro al mese.
La pensione di reversibilità, con l’assegno di vedovanza, può aumentare di 52,91 euro al mese, per arrivare ad oltre 600 euro all’ anno. L’assegno di vedovanza può essere richiesto, però, non da tutti coloro che percepiscono la pensione di reversibilità ma solo da vedovi o vedove che risultino del tutto inabili al lavoro e che abbiano una invalidità civile riconosciuta al 100%.
L’aumento della pensione di reversibilità con l’assegno di vedovanza a 52,91 euro vale per coloro che hanno un reddito entro i 28.659,42 euro. Per chi percepisce redditi superiori a 28.659,42 euro, ma entro i 32.148,87 euro, l’assegno di vedovanza riconosciuto è di importo di 19,59 euro mensili, mentre per redditi superiori ai 32.148,88 euro, non si ha diritto ad alcun aumento.
Dall'incorporazione al trattamento minimo al reddito di cittadinanza. Ma non solo: quali sono le possibilità per aumentare l'importo della pensione ai superstiti?