Che sia Visa o Mastercard poco importa perché sono sempre di più i servizi che richiedono il pagamento automatico su carta di credito. Pensiamo per esempio all'abbonamento a una piattaforma sul web per la visione di contenuti oppure alle tariffe in abbonamento applicate dagli operatori telefonici.
Ma potrebbe aggiungere anche qualunque altro servizio acquistato via Internet (e non) che prevedono tutti i mesi il versamento di un importo automatico attraverso la carta di credito.
Può quindi arrivare il momento di sospendere questo legame perché non è più interessante oppure perché indispettiti da un errore di pagamento con conseguente addebito di una cifra maggiore di quella preventivata.
La disdetta ovvero il blocco dei pagamenti automatici su carta di credito è un diritto dell'intestatario della carta di credito, ma solo a patto di rispettare una procedura ben precisa.
Non solo, ma per la sospensione dell'addebito non bisogna seguire lo stesso percorso richiesto per la cosiddetta domiciliazione bancaria. Vediamo allora tutti i dettagli di questa operazione e più precisamente
Rispetto al blocco di altri addebiti automatici, come quello delle bollette delle utente domestiche, la procedura da seguire è differente.
Non c'è infatti alcun coinvolgimento della banca che di fatto non è altro che un tramite tra l'intestatario della carta di credito e la società che eroga il servizio. In buona sostanza non occorre rivolgersi a proprio istituto di credito e revocare il pagamento.
Con i pagamenti automatici sulla carta di credito - Visa, Mastercard, ad esempio - bisogna contattare il gestore del servizio sia esso Netflix, Sky, Spotify, Tim, Vodafone o qualunque altro servizio attivato in abbonamento. Né la banca e né il circuito della carta di credito possono materialmente intervenire.
La risposta che si ottiene è generalmente positiva con il blocco degli addebiti su carta di credito che avviene in tempi stretti e secondo il regolamento applicato.
Tuttavia ci sono circostanze meno trasparenti e in questo caso le richieste rischiano di cadere nel vuoto. Deve quindi scattare il piano B che prevede la disdetta della carta di credito direttamente in banca con l'eventuale attivazione di una seconda carta.
I pagamenti automatici attraverso la carta di credito possono essere quindi di due tipi e nel caso di coinvolgimento della propria banca è possibile procedere sia telefonicamente e sia via web con la richiesta di interruzione della domiciliazione oppure di disattivazione della carta di credito se il gestore dei servizi non dà seguito alla nostra richiesta.
Nel caso di prelievi non autorizzati, a fare la differenza è proprio la richiesta di blocco alla propria banca perché da quel momento l'intestatario della carta di credito non ha più la responsabilità delle operazioni effettuate. Il suggerimento è quindi di agire con tempestività.