Secondo quanto previsto dalle leggi 2023 aggiornate, per bloccare un pignoramento casa, soldi o beni già in essere o anticiparlo prima che avvenga basta ‘semplicemente’ saldare il proprio debito e regolarizzare la propria posizione nei confronti di Fisco, banche o creditori private come anche ricorrere alla nuova rottamazione 2023 che prevede una procedura di saldo del debito in maniera agevolata.
Come bloccare pignoramento casa, soldi o beni già in essere o anticiparlo prima che avvenga? Il pignoramento è l’atto che dà il via al procedimento di espropriazione forzata volto al soddisfacimento del diritto di ricevere il debito dovuto da parte del credito. Vediamo quali sono le soluzioni per bloccare tale processo.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2023 aggiornate, è possibile bloccare un pignoramento di casa, soldi o altri beni o anticiparlo prima che avvenga semplicemente pagando i propri debiti e regolarizzando la propria situazione debitoria prima che la procedura diventi esecutiva. E il tempo a disposizione è tanto per pagare prima che venga un procedimento di pignoramento diventi effettiva.
La procedura di pignoramento si avvia solo dopo che un debitore riceve, per più volte anche, un sollecito di pagamento del debito e non procede al dovuto pagamento per ulteriori mesi dal momento dei solleciti. Dopodcchè viene inviata al debitore la notifica del titolo esecutivo, cioè il documento che accerta il diritto del creditore a ricevere il pagamento, che può essere una sentenza o un decreto ingiuntivo esecutivo, e successivo l’atto di precetto.
Se nel frattempo, il debitore paga il suo debito, la procedura di pignoramento già in essere si interrompe. Se, invece, il debitore continua a non pagare, la procedura va avanti. Dopo i 10 giorni dal momento in cui riceve la notifica dell'atto di precetto e comunque nei 90 giorni dalla notifica stessa, il creditore deve consegnare l'atto di pignoramento all'ufficiale giudiziario per la notifica al debitore e solo allora scatta l'esecuzione forzata.
Se subito dopo la notifica dell’atto di precetto, il debitore paga quanto dovuto di debito, il pignoramento avviato di casa, soldi o altri beni si blocca. In caso contrario si va avanti fino all’esecuzione forzata e nel momento in cui essa scatta, allora non si potrà far nulla se non ripagare il proprio debito.
Ricordiamo che, però, esistono beni impignorabili: non possono, infatti, essere mai pignorati i crediti alimentari, tranne che per cause di alimenti, o crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone poco abbienti, o sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza.
Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà e la parte eccedente tale importo è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge.
Altro modo per bloccare un eventuale pignoramento di casa, soldi o altri beni è quello di aderire alla nuova rottamazione 2023 che permette di ottenere la totale cancellazione di un debito fino a mille euro e di pagare in maniera agevolata e ridotta debiti di importi superiori per cartelle e multe dal 2000 al 2022.
L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha reso disponibile il modulo da compilare per l’adesione alla nuova rottamazione 2023 di cartelle e multe e relative istruzioni da seguire per la corretta compilazione della domanda per pagare meno i propri debiti, effettuando i versamenti solo della quota capitale dovuta, in un’unica soluzione o a rate, ma senza calcolo di interessi e sanzioni.
Se si decide di pagare il proprio debito per evitare il pignoramento di casa, soldi o altri beni in un’unica soluzione, la data di scadenza di pagamento da rispettare è quella del 31 luglio 2023. Se, invece, si sceglie di pagare a rate, per 18 rate al massimo e fino a 5 anni, le prime due rate pari al 10% delle somme dovute devono essere pagate il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023, mentre le date successive da rispettare per il piano di pagamento a rate (16 mancanti) dal 2024 sono le seguenti:
28 febbraio;
31 maggio;
31 luglio;
30 novembre.
La nuova rottamazione 2023 è una procedura che permette di bloccare un pignoramento di casa, soldi o altri debiti o anticiparlo prima che avvenga con saldo del debito in maniera agevolata.