Come cambia il calcolo della bolletta del gas da ottobre con nuove regole

Il costo della bolletta del gas è determinato da quattro voci e sulla variazione di una di queste si basa il nuovo calcolo della bolletta del gas. I dettagli.

Autore: Chiara Compagnucci
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Come cambia il calcolo della bolletta de

Bolletta del gas: come cambia il calcolo da ottobre?

L'Autorità non utilizzerà più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all'ingrosso ma la media dei prezzi effettivi del mercato all'ingrosso Psv italiano.

Cambia il modo di calcolare il prezzo del gas nella bolletta. Si tratta di quelle misure che, a detta dei promotori, saranno a tutela dei consumatori e a garanzia della continuità delle forniture. Il conto alla rovescia per l'introduzione delle novità è già iniziato. L'Arera, l'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente, renderà esecutivi i cambiamenti dal primo ottobre 2022.

Calendario alla mano, il nuovo metodo che esaminiamo in questo articolo è legato alla situazione di emergenza ovvero alla situazione geopolitica internazionale e della guerra in Ucraina con l'intervento che punta a rendere più sicure le forniture ai consumatori. Resterà in vigore fino al termine della tutela gas, previsto a gennaio 2023. Vediamo più specificatamente:

  • Bolletta del gas: come cambia il calcolo da ottobre

  • Da cosa dipende il costo del gas per gli utenti

Bolletta del gas: come cambia il calcolo da ottobre

Entrando allora nel dettaglio delle novità, dal primo ottobre 2022 entra in vigore il metodo di computo dei costi della materia prima per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela. Il nuovo aggiornamento tariffario coinvolge circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, pari a circa il 35,6%, oltre 1 su 3. Per poter incidere sul prezzo, Arera interverrà sulla spesa per la materia gas.

L'Autorità non utilizzerà più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all'ingrosso ma la media dei prezzi effettivi del mercato all'ingrosso Psv (Punto di scambio virtuale) italiano, aumentando la frequenza di aggiornamento del prezzo che diventa mensile e non più trimestrale. Il valore della componente materia prima verrà pubblicato sul sito dell'Arera all'inizio di ogni mese successivo al mese di riferimento.

L'Autorità punta così a prevenire gli alti rincari dei prezzi che avrebbero colpito gli utenti finali mantenendo il metodo attuale sia per assicurare la tenuta del sistema gas italiano.

Come spiegato da Stefano Besseghini, presidente dell'Arera, il ricorso a un meccanismo più dinamico di formazione del prezzo permetterà di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni, come il tetto al prezzo del gas, che si dovessero assumere a livello europeo.

Da cosa dipende il costo del gas per gli utenti

Il costo della bolletta del gas è determinato da quattro voci: la spesa per la materia prima, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, la spesa per gli oneri di sistema e le imposte.

Vale la pensa segnalare che secondo l'Unione nazionale consumatori, "accolte le richieste che facevamo da mesi all'Authority. Ora però anche il Governo Draghi deve fare la sua parte e intervenire immediatamente per rinviare la scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il primo gennaio 2023, come chiede oggi Arera e ha già chiesto da mesi".

Ma evidentemente non tutti sono d'accordo se il Codacons si dichiara "decisamente contrario" alla decisione di Arera di aggiornare mensilmente le tariffe del gas, in quanto si tratterebbe di "una scelta che non mette al riparo gli utenti dalle forti fluttuazioni delle quotazioni energetiche".

Pollice in giù pure per Assoutenti per cui la validità della misura varata da Arera dovrà essere verificata sul campo, per capire se determinerà benefici "o, come molti temono, svantaggi per le famiglie. Ciò che è certo e molto grave è che Arera abbia provveduto a decidere un cambiamento così importante senza avvisare preventivamente le associazioni dei consumatori e senza un confronto con chi rappresenta coloro che pagano le bollette".