Chiudere un contratto del gas in seguito al decesso di un familiare è un passaggio amministrativo necessario per evitare oneri non dovuti e per regolarizzare la situazione contrattuale. Affrontiamo questo tema delicato con chiarezza, esaminando la procedura, i tempi, i costi e i documenti necessari per la disdetta del contratto.
La cancellazione del contratto prevede la presentazione di una domanda per la disdetta del servizio, contattando la società attraverso l’area riservata, il servizio clienti, mandando una raccomandata o recandosi presso una filiale di zona.
È fondamentale agire prontamente per evitare addebiti indesiderati e garantire una corretta gestione delle utenze. Per procedere alla chiusura del contratto di fornitura gas di una persona defunta, è necessario fornire i seguenti dati e documenti:
La procedura per la disdetta del contratto del gas è relativamente semplice e può variare leggermente in base al fornitore. Generalmente, è necessario inviare una comunicazione formale, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC (Posta Elettronica Certificata), includendo tutti i documenti richiesti. Una volta ricevuta la documentazione, il fornitore ha il dovere di processare la richiesta generalmente entro 30 giorni lavorativi. In seguito, verrà inviato un tecnico per la lettura finale del contatore e per staccare la fornitura.
Gli iter burocratici non sono privi di costi. La chiusura di un contratto di gas comporta generalmente il pagamento delle spese di disattivazione di importo variabile in base al fornitore e al tipo di contratto, e i costi per l'intervento tecnico relativi alla lettura finale del contatore e al distacco della fornitura. Tendenzialmente gli importi variano da 25 a 50 euro.