Come comprare e ristrutturare un rudere pagando davvero poco o anche gratis

Quali sono le soluzioni disponibili per avere un rudere gratis o comprarlo a poco prezzo: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come comprare e ristrutturare un rudere

Come comprare e ristrutturare un rudere pagando davvero poco o anche gratis nel 2022-2023?

Le leggi in vigore nel 2022-2023 permettono di comprare e ristrutturare un rudere pagando davvero poco o anche gratis con usucapione e usufruendo dei bonus edilizi disponibili o, in alcuni Comuni, esiste la possibilità di comprare alcuni immobili, come case ma anche ruderi, davvero a poco prezzo, anche al prezzo simbolico di un euro, iniziativa volta al rilancio e alla ripopolazione soprattutto di alcune zone di Italia.
 

Come comprare e ristrutturare un rudere pagando davvero poco o anche gratis nel 2022-2023? Diventare proprietari di un rudere potrebbe rivelarsi un’ottima decisione, considerando che puntando su tale immobile come investimento potrebbero ricavarci guadagni. I ruderi, infatti, che si possono avere a poco prezzo, possono essere ristrutturati e trasformati per diversi usi.

Possono, infatti, diventare casali, come anche agriturismi o b&b. Vediamo allora di seguito come poter avere un rudere gratis o a poco prezzo. 

  • Come comprare un rudere pagando davvero poco o anche gratis 
  • Come ristrutturare un rudere pagando davvero poco 

Come comprare un rudere pagando davvero poco o anche gratis 

Le leggi attualmente in vigore nel 2022-2023 premettono di comprare un rudere gratis solo con usucapione, sistema di acquisizione di una proprietà che scatta nel momento in cui il legittimo dell’immobile proprietario non se prende cura, affidando l’immobile ad una terza persona che se ne prende cura a livello di gestione e manutenzione per oltre 20 anni in maniera contributiva e senza alcuna intromissione né interessamento nel tempo da parte del proprietario.

Il passaggio di proprietà di un rudere per usucapione avviene dopo 20 anni ma perché effettivamente si possa decretare il nuovo proprietario del rudere non basta solo che trascorrano 20 anni ma devono verificarsi anche le seguenti condizioni:

  • che il possesso del rudere nel tempo sia pacifico e non violento o clandestino;
  • che siano trascorsi 20 anni continuativi dal momento in cui il legittimo proprietario di casa non si è preso cura della casa stessa lasciandola in balia di un’altra persona;
  • che il possesso del rudere sia avvenuto nel corso dei 20 anni ininterrottamente, senza cioè che nel corso di questo lungo tempo il proprietario legittimo abbia interferito nella sua gestione.

Una volta verificatesi teli condizioni, per ottenere la proprietà del rudere nel 2022-2023 bisogna rivolgersi al giudice di competenza e solo in seguito alla sentenza del giudice si può trascrivere e sostituire all’atto notarile un verbale di mediazione che definisce l’usucapione dell’immobile riportando la nuova proprietà nei Pubblici Registri.

Per il passaggio di proprietà di un rudere, un rustico o una fattoria agricola per usucapione si devono pagare:

  • contributo unico, variabile in base agli scaglioni previsti dalla legge;
  • imposta di registro;
  • imposta ipotecaria;
  • imposta catastale;
  • costi per avvocato o notaio.

In alternativa all’usucapione per avere gratis un rudere, è possibile comprarlo a poco prezzo, anche ad un solo euro, in alcuni Comuni che per rilanciare il proprio territorio permettono di avere ad un prezzo simbolico immobili, come anche i ruderi, da ristrutturare. 

Come ristrutturare un rudere pagando davvero poco 

Per ristrutturare un rudere senza spendere troppo è possibile usufruire dei bonus edilizi ancora in vigore, da superbonus al 110% a bonus ristrutturazioni, a cui è collegato anche il bonus mobili. Per lavori di ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione, il bonus ristrutturazioni per ruderi vale solo se si mantiene la stessa volumetria, senza alcun aumento.

Il bonus ristrutturazioni edilizie permette di avere una detrazione al 50% sui lavori di recupero di un rudere entro il limite massimo di spesa di 96mila euro da ripartire in 10 quote annuali di pari importo e può essere richiesto sia proprietari e sia dagli altri soggetti che sostengono le spese come locatari o comodatari, titolari di un diritto reale di godimento, soci di cooperative divise e indivise.

Prevista anche la possibilità di accedere a sismabonus ed ecobonus per la ristrutturazione di un rudere rispettivamente, per interventi antisismici e di riqualificazione energetica. In particolare, per avere il sismabonus, i lavori di demolizione e ricostruzione devono essere eseguiti come lavori di conservazione del patrimonio edilizio esistente, quindi devono essere di ristrutturazione e non di nuova costruzione, mentre per avere l’ecobonus è necessario che il rudere da recuperare sia già una costruzione esistente e accatastato e che sia già presente un impianto di riscaldamento su cui intervenire con la riqualificazione energetica e l’ecobonus vale anche per installazione di pannelli solari o schermature solari.