Secondo quanto previsto dalle leggi 2022-2023, le spese per il consumo di acqua in condominio, vengono divise tra tutti i condomini in maniera diversa e con criteri differenti a seconda che si tratti di acqua per uso comune o privato. In particolare, le spese dell’acqua che viene utilizzata per gli spazi di comune proprietà vengono ripartite tra tutti i condomini sempre secondo il principio dei millesimi, quindi in maniera proporzionale alla grandezza di ogni appartamento, mentre le spese dell’acqua utilizzata in spazi privati vengono ripartite in base ai consumi delle singole unità immobiliari, in presenza contatori individuali in ogni appartamento, adibiti a segnalare con esattezza il consumo di acqua che viene effettuato da ciascun condomino.
Come devono essere divise e ripartite correttamente spese del consumo di acqua in condominio per leggi 2022-2023? La divisione delle spese condominiali è regolata da specifiche norme che disciplinano ogni ambito di ripartizione delle spese dovute dai condomini secondo diversi criteri e in diverse misure. Vediamo cosa prevedono le leggi in vigore particolarmente per la divisione delle spese per l’acqua in condominio.
Le leggi in vigore prevedono l’obbligo di pagamento per tutti i condomini delle spese condominiali la cui ripartizione avviene generalmente in base ai millesimi di proprietà. Le spese condominiali si dividono, infatti, tra tutti i condomini in misura proporzionale al valore delle rispettive proprietà, con riferimento alle tabelle millesimali, per cui generalmente più è alto il millesimale della casa e maggiori sono le spese condominiali da pagare.
Per la divisione delle spese condominiali in base ai millesimi di proprietà devono essere stilate apposite tabelle millesimali che vengono definite da tecnici specializzati sulle superfici reali di ogni singola unità immobiliare da ragguagliare alla superficie totale dell'edificio.
Il criterio di calcolo e divisione delle spese condominiali sulla base dei millesimi è il principale da usare ma non l’unico, perché è possibile stabilire criteri diversi di calcolo di divisione delle spese condominiali solo se approvati all’unanimità in assemblea da tutti i condomini.
Una volta ripartire le spese di condominio, tutti i condomini hanno l’obbligo di pagarle regolarmente, anche se non sono d’accordo su una delibera stabilita perché, come stabilito dalla legge, se l'assemblea delibera l’esecuzione dei lavori legittimamente con la dovuta maggioranza, le decisioni devono essere eseguite anche dalla minoranza.
Gli unici casi in cui per legge è possibile non pagare le spese condominiali sono i seguenti:
Le spese condominiali implicano una serie di servizi che interessano gli spazi comuni di un condominio, usati da tutti, come pulizia delle scale, manutenzione di illuminazione, ascensore, cortile condominiale, ecc. Con particolare riferimento alla divisione corretta delle spese in condominio per consumo d’acqua, le leggi 2022-2023 stabiliscono innanzitutto una differenza tra uso acqua potabile in appartamento per gli usi quotidiani (cucinare, lavarsi, ecc.) e uso di acqua potabile negli spazi comuni dei condomini, usata per esempio per la cura del giardino del condominio o la pulizia di scale, locali spazzatura, ecc.
In base a tale differenza, le spese per l’acqua in condominio vengono così ripartite:
Dunque, in presenza di contatore individuale, la divisione dei costi per l’acqua in condominio avviene in base agli effettivi consumi di ogni singolo appartamento, mentre senza contatore individuale, le spese per il consumo d’acqua vengono calcolate per i condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno.