Come difendere il proprio patrimonio per non farlo pignorare e da altri rischi nel 2022

L'Agenzia delle entrate, ma anche debiti, divorzi, eredità e altre situazioni che mettono a rischio il patrimonio? Ecco come proteggersi.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come difendere il proprio patrimonio per

Difesa del proprio patrimonio contro il pignoramento, come fare?

Il fondo patrimoniale è il primo importante strumento da considerare per la difesa del proprio patrimonio dal pignoramento. Un secondo da considerare è il trust.

Quando le cose si mettono economicamente male ovvero si finisce dalla parte dei debitori, il rischio che il proprio patrimonio venga aggredito è concreto. Da una parte c'è l'Agenzia delle entrate pronta a mettere in atto le procedure necessarie per risolvere un caso di insolvenza. Dall'altra ci sono invece tutti le situazioni familiari, legate ad esempio ai casi di divorzio o di eredità. Vediamo allora meglio.

  • Difesa del proprio patrimonio contro il pignoramento, come fare

  • Altre soluzioni per difendere il proprio patrimonio dai vari rischi

Difesa del proprio patrimonio contro il pignoramento, come fare

Il fondo patrimoniale è il primo importante strumento da considerare per la difesa del proprio patrimonio dal pignoramento. A norma di legge, ciascuno o ambedue i coniugi, per atto pubblico, o un terzo, anche per testamento, possono infatti costituire un fondo patrimoniale, destinando determinati beni, immobili o mobili iscritti in pubblici registri o titoli di credito, a far fronte ai bisogni della famiglia.

La costituzione del fondo patrimoniale per atto tra vivi, effettuata dal terzo, si perfeziona con l'accettazione dei coniugi. L'accettazione può essere fatta con atto pubblico posteriore. La costituzione può essere fatta anche durante il matrimonio. I titoli di credito devono essere vincolati rendendoli nominativi con annotazione del vincolo o in altro modo idoneo.

Un secondo strumento da considerare è il trust. Dal punto di vista procedurale, il disponente crea il trust e individua i beneficiari, sceglie il fiduciario e i beni da tutelare, trasferisce la titolarità dei beni del trust con un atto con un testamento. Il fiduciario diventa titolare dei beni e dei diritti previsti dal disponente e li amministra a favore dei beneficiari oppure per il raggiungimento dello scopo indicato. Infine, il beneficiario gode degli interessi derivanti dal trust.

Da segnalare anche l'esistenza della figura che controlla l'operato del fiduciario e accerta che venga rispettata la volontà del disponente, nomina i beneficiari e conserva il potere di agire a tutela del trust. Possono entrare in un trust i beni che fanno parte di un patrimonio familiare o aziendale o parti di essi. Pensiamo ad esempio a conti bancari e somme di denaro, titoli di credito, immobili, preziosi e opere d'arte, azioni, quote di società immobiliari, azioni quotate in Italia o all'estero.

Altre soluzioni per difendere il proprio patrimonio dai vari rischi

Un'altra soluzione da considerare per difendere il proprio patrimonio dai vari rischi è l'atto di destinazione. Si costituisce con atto pubblico e alla base c'è un interesse meritevole di tutela, quale ad esempio la cura di un soggetto disabile o di un ente morale quale una fondazione. Ricordando anche l'ipotesi della polizza vita, ricordiamo anche l'esistenza di beni che non possono mai essere pignorati.

Pensiamo agli oggetti sacri che servono all'esercizio del culto e per le armi e gli oggetti che il debitore ha l'obbligo di conservare per l’adempimento di un pubblico servizio. Oppure alle decorazioni al valore, le lettere, i registri e in generale gli scritti di famiglia, nonché i manoscritti, salvo che formino parte di una collezione.

E ancora: l'anello nuziale, i vestiti, la biancheria, i letti, i tavoli per la consumazione dei pasti con le relative sedie, gli armadi guardaroba, i cassettoni, il frigorifero, le stufe ed i fornelli di cucina, anche se a gas o elettrici, la lavatrice, gli utensili di casa e di cucina unitamente a un mobile idoneo a contenerli: sono esclusi in quanto indispensabili al debitore e alle persone della sua famiglia con lui conviventi.

Stessa cosa per gli alimenti e i materiali combustibili necessari per un mese al mantenimento del debitore e delle altre persone della sua famiglia con lui conviventi.