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Come dimostrare che si subito demansionamento sul lavoro con danni e come difendersi

Il demansionamento una questione molto delicata, anche in relazione alla dimostrazione, e non a caso le norme sono state spesso oggetto delle attenzioni dei tribunali del lavoro.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come dimostrare che si  subito demansio

Demansionamento del lavoratore, come fare a dimostrarlo?

Spetta al lavoratore demansionato dimostrare al giudice le prove della diversa situazione lavorativa, la quantità dell'attività svolta, la natura e la durata.

Le norme vigenti sul demansionamento del lavoratore non lascia spazio a interpretazioni: il datore di lavoro non può fare scendere il dipendente dalla scala gerarchica.

Ci sono solo pochi e ben circoscritti casi in cui è ammesso il demansionamento, come una grave, certificata e perdurante crisi economica e produttiva che si riflette anche sull'organizzazione interna. Al netto delle situazioni particolari, cosa fare se il datore di lavoro procede con il demansionamento del dipendente senza che abbia i motivi per farlo? Approfondiamo i dettagli in questo articolo ovvero:

  • Demansionamento del lavoratore, come fare a dimostrarlo

  • Demansionamento e trattamento corrispondente all'attività

Demansionamento del lavoratore, come fare a dimostrarlo

Si tratta di una questione che è evidentemente molto delicata e non a caso le disposizioni legislative sul demansionamento sono state spesso oggetto delle attenzioni dei tribunali del lavoro. Secondo le disposizioni vigenti, il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all'inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte. Non c'è alcuna distinzione tra i comparti di lavoro ovvero i differenti Ccnl.

Dal punto di vista procedurale, il mutamento di mansioni deve essere obbligatoriamente comunicato per iscritto, a pena di nullità, e il lavoratore ha diritto alla conservazione del livello di inquadramento e del trattamento retributivo in godimento, fatta eccezione per gli elementi retributivi collegati a particolari modalità di svolgimento della precedente prestazione lavorativa.

Il demansionamento può provocare al lavoratore un danno patrimoniale o non patrimoniale e spetta al lavoratore dimostrarlo. Per farlo deve mostrare al giudice le prove della diversa situazione lavorativa, la quantità dell'attività svolta, la natura e la durata. Dopodiché è il giudice che verifica le attività svolte dal lavoratore prima del demansionamento, individua il tipo di contratto applicato e arriva a una conclusione.

Secondo la Corte di Cassazione, il danno derivante da demansionamento e dequalificazione professionale non ricorre in automatico in tutti i casi di inadempimento datoriale, ma può essere provato dal lavoratore attraverso l'allegazione di elementi presuntivi gravi, precisi e concordanti, potendo essere valutati la qualità e quantità dell'attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la prospettata dequalificazione.

Demansionamento e trattamento corrispondente all'attività

Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il lavoratore ha diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta e l'assegnazione diviene definitiva, salva diversa volontà del lavoratore, ove la medesima non abbia avuto luogo per ragioni sostitutive di altro lavoratore in servizio, dopo il periodo fissato dai contratti collettivi o, in mancanza, dopo sei mesi continuativi. Il lavoratore non può comunque essere trasferito da una unità produttiva a un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.

Le norme in materia di demansionamento stabiliscono che un principio molto importante che regola il mondo del lavoro ovvero che in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incide sulla posizione del lavoratore, lo stesso può essere assegnato a mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore purché rientranti nella medesima categoria legale.

In tutti i casi, se è necessario, il mutamento delle mansioni del lavoratore deve essere accompagnato dall'assolvimento dell'obbligo formativo, il cui mancato adempimento non determina comunque la nullità dell'atto di assegnazione delle nuove mansioni. Senza dimenticare che ulteriori ipotesi di assegnazione di mansioni appartenenti al livello di inquadramento inferiore.



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