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Come dimostrare di soffrire di stress correlato al lavoro e come farselo certificare

Come fare a dimostrare di soffrire di stress derivante dal lavoro: cosa prevedono le norme in vigore e i chiarimenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come dimostrare di soffrire di stress co

Stress correlato al lavoro, come dimostrarlo?

Per dimostrare di soffrire di stress correlato al lavoro occorre la certificazione del medico di base che può prescrivere un periodo di riposo che viene retribuito inizialmente dal datore di lavoro e successivamente dall'Inps.

Come dimostrare di soffrire di stress correlato al lavoro e come farselo certificare? Lo stress da lavoro è una condizione che può influire sulla produttività ed ha un forte impatto sulla salute mentale e fisica del dipendente.

Deriva dall'insieme delle reazioni che può avere un dipendente per via di pressioni lavorative e può porta ad un calo della fiducia da parte dei datori di lavoro e quindi ad una riduzione dell'autostima.

Come dimostrare di soffrire di stress correlato al lavoro e come ottenere la certificazione

Lo stress da lavoro non è riconosciuto come una vera e propria malattia ma può condurre alla malattia.

Lo stress da lavoro si manifesta generalmente con i disturbi del sonno, o mal di testa, disturbi intestinali e digestivi, tachicardia e palpitazioni.
sudorazione eccessiva in tutto il corpo e anche amenorrea, nel caso di donne in età fertile, ma viene definito dall'Inail come uno stress legato all'attività lavorativa quando le richieste dell'ambiente di lavoro superano la capacità del lavoratore di affrontarle, o controllarle.

Tutto ciò che è innaturale e richiede uno sforzo aggiuntivo per il dipendente per svolgere correttamente le proprie funzioni può essere, infatti, un ulteriore fattore di stress.

Per dimostrare tale condizioni è necessario avere un'apposita certificazione del medico di base che può prescrivere un periodo di riposo che viene retribuito inizialmente dal datore di lavoro e successivamente dall'Inps.

In particolare, se il medico curante accerta la sussistenza di condizioni tali da essere considerate da stress correlato al lavoro, può decidere di far stare a casa il lavoratore e, a livello burocratico, gli adempimenti vengono gestiti come se si trattasse di un normale giorno di malattia.

Ciò significa che il medico curante deve redigere il certificato medico e inviarlo telematicamente all’Inps.

Dal canto suo, il lavoratore deve avvertire il datore di lavoro dell’assenza e comunicare il numero di protocollo del certificato.

Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, se poi i disturbi del lavoratore derivanti dallo stress da lavoro arrivano a manifestarsi come vere e proprie patologie, come la depressione, il lavoratore può ottenere anche il riconoscimento di una determinata percentuale di invalidità.

La depressione è, infatti, oggi considerata una patologia invalidante, le cui percentuali possono oscillare da un minimo del 10% ad un massimo dell’80%.

In caso di richiesta d’invalidità per stress da lavoro, il richiedente deve presentare l’apposita domanda all’Inps e presentarsi poi presso una Commissione medica per la valutazione della gravita della patologia.

L’Inps riconosce l’indennità d’invalidità ordinaria per la depressione derivante da stress correlato al lavoro solo ed esclusivamente se la riduzione della capacità lavorativa è superiore a 2/3, cioè almeno al 67%.

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