L'amministratore di sostegno può essere designato in anticipo dal beneficiario con atto pubblico o scrittura privata autenticata pensando a una eventuale e futura incapacità.
Che il ruolo dell'amministratore di sostegno sia centrale ed estremamente delicato è evidente anche dalla sola procedura che porta alla sua nomina. Se poi entriamo nei dettagli dell'iter amministrativo e dei poter assegnati, ci accorgiamo come ogni aspetto sia attentamente disciplinato.
L'incarico dell'amministratore di sostegno può essere provvisorio o a tempo indeterminato. La nomina è revocabile e l'attività svolta è di norma gratuita.
Amministratore di sostegno, come diventarlo nel 2022
Chi propone la nomina dell'amministratore di sostegno
A norma di legge, l'amministratore di sostegno può acquistare beni tranne quelli mobili necessari per l'economia domestica e per l'amministrazione del patrimonio oppure promuovere giudizi, salvo che si tratti di azioni possessorie, di nuova opera o danno temuto, ovvero di sfratto.
Non può stipulare contratti di locazione di durata superiore ai 9 anni, accettare donazioni o legati soggetti a pesi o a condizioni, accettare o rinunciare a eredità, vendere beni mobili o immobili.
Alla scadenza dell'incarico deve depositare una dettagliata relazione sulle condizioni di vita, di salute e sociali del beneficiario, gli estratti di conto corrente ovvero le fotocopie del libretto bancario o postale, i documenti di spesa di maggior rilevanza e il rendiconto di entrate e uscite.
L'amministratore di sostegno può essere designato in anticipo dal beneficiario con atto pubblico o scrittura privata autenticata pensando a una eventuale e futura incapacità. Nel caso di via libera del giudice tutelare, il decreto di nomina contiene le generalità del beneficiario, la durata e l'oggetto dell'incarico, gli atti che l'amministratore di sostegno può compiere in nome e per conto del beneficiario e quelli che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dello stesso amministratore di sostegno.
Per richiedere la nomina dell'amministratore di sostegno bisogna presentare ricorso al giudice tutelare in cui indicare le generalità del beneficiario; la sua dimora abituale; le ragioni per cui si richiede la nomina dell'amministratore di sostegno; il nominativo ed il domicilio, se conosciuti dal ricorrente, del coniuge, dei discendenti, degli ascendenti, dei fratelli e dei conviventi del beneficiario.
Il conoscente non può diventare amministratore di sostegno, ma lo possono diventare il coniuge che non sia separato legalmente; la persona stabilmente convivente; il padre; la madre; il figlio; il fratello o la sorella; il parente entro il quarto grado; il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata.
Il beneficiario conserva comunque il diritto di compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana. In ogni caso, l'amministratore di sostegno può chiedere di essere esonerato dall'incarico e sostituito mediante istanza motivata.
La nomina dell'amministratore di sostegno può essere proposto dal pubblico ministero; dal tutore o il curatore, qualora la persona sia già sottoposta a un provvedimento di inabilitazione o di interdizione; dagli affini entro il secondo grado come la suocera, il genero, il fratello della moglie; dai parenti entro il quarto grado quali ad esempio i genitori, i figli, i nipoti, i cugini; dal coniuge o la persona stabilmente convivente; dallo stesso soggetto beneficiario, anche se minore, interdetto o inabilitato.
Il provvedimento di nomina dell'amministratore di sostegno con l'attribuzione dei poteri deve contenere l'indicazione della periodicità con cui l’amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario; degli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno; della durata dell’incarico, che può essere anche a tempo indeterminato.