Lo Spid è una combinazione di lettere e numeri che non variano nel tempo: è composto da 4 lettere a cui seguono 10 caratteri alfanumerici.
Bisogna iniziare a prendere sempre più confidenza con lo Spid. Si tratta dell'identità digitale ovvero della modalità di riconoscimento del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione.
Sempre più servizi richiedono l'attivazione, dall'Inps all'Agenzia delle entrate, fino al punto che potrebbe diventare anche il solo modo riconosciuto. Ecco quindi che è importante capire come funziona ovvero com'è fatto tra caratteri e numeri e come sapere se è valido.
Anche se l'utilizzo dello Spid è gratuito, esistono modalità di attivazione gratuite o a pagamento. Tuttavia, una volta ottenuta la propria identità digitale, l'uso per il cittadino è gratuito e non è richiesto alcun costo o canone periodo o una tantum. Vediamo quindi:
Dal punto di vista pratico, lo Spid è una combinazione di lettere e numeri che non variano nel tempo: è composto da 4 lettere a cui seguono 10 caratteri alfanumerici. Per ottenere l'identità digitale occorre fare domanda a un gestore accreditato.
Nella richiesta bisogna fornire alcune informazioni personali: nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, residenza, numero del documento di riconoscimento, insieme a un indirizzo di posta elettronica e un recapito telefonico. Tra le novità c'è la possibilità di fare tutto via web ovvero senza recarsi di persona nella sede fisica.
Dopo aver ricevuto le credenziali via mail o via posta cartacea, il cittadino può accedere al servizio dal sito dell'ente che richiede lo Spid.
Vale la pena segnalare come sia possibile richiedere più di una identità digitale, anche con diversi livelli di sicurezza, con l'opzione di rivolgersi a differenti gestori di identità digitale. A ogni modo è sempre possibile annullare la procedura di registrazione con ciascun gestore d'identità senza alcun tipo conseguenza.
Dal punto di vista tecnico, il primo livello permette di accedere ai servizi online attraverso le credenziali Spid nome utente e password; il secondo livello l'accesso attraverso le credenziali Spid e la generazione di un codice temporaneo di accesso Otp (Pne time password) o l'uso di un'app fruibile con un dispositivo. Il terzo livello prevede l'utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza o di eventuali dispositivi fisici erogati dal gestore dell'identità digitale.
Per abilitare l'accesso ai servizi tramite Spid, l'amministrazione deve scegliere il livello di sicurezza relativo al proprio servizio.
Per sapere se è valido lo Spid occorre in prima battuta rivolgersi a uno dei gestori attualmente acceditati tra InfoCert Register, Aruba, Sielte, Poste Italiane, Tim e Namirial.
Da segnalare anche l'esistenza del Responsabile della verifica dell'identità (Registration Authority Officer) ovvero la pubblica amministrazione che può verificare gratuitamente l'identità personale dei cittadini che vogliono dotarsi di Spid e agevolarli nella fase di identificazione.
Nel caso di problemi di accesso relativi con l'autenticazione o l'identità digitale Spid, occorre fare direttamente riferimento al gestore dell'identità scelto al momento dell'attivazione. Tutti i contatti sono comunque reperibili sul sito ufficiale Spid. Se il problema è legato al rinnovo della password, ciascun gestore mette a disposizione una procedura di recupero credenziali.
Se il problema dipende dall'erogazione del servizio bisogna fare riferimento al servizio di assistenza dell'amministrazione che eroga. La privacy - viene assicurato - è garantita e il rispetto delle regole di trattamento dei dati è vigilato da AgID e dal Garante per la protezione dei dati personali.
I dati personali comunicati ai gestori di identità per richiedere Spid non sono infatti utilizzati a scopo commerciale e non possono essere ceduti a terze parti senza l'autorizzazione dell'intestatario. In fase di registrazione, il gestore di identità deve informare e distinguere tra i dati necessari all'ottenimento di Spid e altre informazioni che può chiedere.