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Come ereditare buoni fruttiferi postali intestati al defunto. Procedura per riscuoterli

Scopri come gestire l'eredità di buoni fruttiferi postali intestati al defunto: dalla procedura per il loro incasso alla documentazione necessaria.

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come ereditare buoni fruttiferi postali

Qual è la procedura per riscuotere i buoni fruttiferi postali in eredità?

I buoni fruttiferi postali sono una forma popolare di risparmio in Italia, apprezzati per la sicurezza offerta da Poste Italiane e per gli interessi maturati nel tempo. Tuttavia, capita che l'intestatario o uno dei cointestatari muoia prima della loro scadenza. Cosa fare dunque in questi casi?

Procedura per riscuotere i buoni fruttiferi postali del defunto

Quando l'intestatario di un buono postale muore, i buoni cadono nella successione ereditaria e il controvalore maturato può essere rimborsato agli eredi. Questi ultimi devono seguire la seguente procedura:

  • Presentare la dichiarazione di successione: gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione presso l'ufficio postale dove sono depositati i buoni. La dichiarazione di successione deve essere corredata da un certificato di morte del defunto.
  • Esibire un documento di identità valido: gli eredi dovranno esibire un documento di identità valido (carta d'identità, passaporto, ecc.) per dimostrare la loro identità.
  • Compilare il modulo di riscossione: sarà necessario compilare un modulo di riscossione fornito da Poste Italiane, indicando i dati dei buoni da riscuotere e delle persone che ne hanno diritto.
  • Presentare l'eventuale testamento: se presente, dovrà essere presentato anche il testamento del defunto per verificare eventuali disposizioni specifiche riguardanti i buoni fruttiferi.

Ricordiamo che i buoni fruttiferi postali sono esenti da imposta di successione. Il termine massimo previsto dal codice civile, entro il quale Poste Italiane è tenuta a liquidare gli eredi, è fissato in un periodo di sei mesi dal momento dell'apertura della successione.

Cosa fare in caso di buoni fruttiferi postali cointestati

Secondo l'ordinanza della Corte di Cassazione n. 4280 del 10 febbraio 2022, quando un buono fruttifero postale ha più cointestatari e uno di essi decede, il cointestatario superstite può chiedere il rimborso dell'intero importo del buono, senza necessità di coinvolgere gli eredi del defunto. Ciò vale per i buoni con la clausola "pari facoltà di rimborso" (PFR), poiché in tal caso si crea un'obbligazione solidale attiva, dove ogni cointestatario ha diritto a ottenere l'intera prestazione dal debitore. La Corte ribadisce che ai buoni fruttiferi non si applica la disciplina dei libretti di risparmio, data la loro natura di titoli pagabili a vista, dove prevale l'immediata liquidabilità rispetto all'esigenza di tutela degli eredi del contitolare defunto.

Questa clausola garantisce al cointestatario il diritto al rimborso completo del valore del buono, con gli interessi maturati fino a quel momento. Questa situazione può generare conflitti con gli eredi dell'intestatario deceduto. Nonostante ciò, secondo la giurisprudenza, Poste Italiane non può sollevare obiezioni né negare il rimborso al cointestatario sopravvissuto; quindi, questi ha il pieno diritto di riscuotere l'intero importo.

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