Come escludere la seconda moglie dall'eredità. Tutti le soluzioni possibili nel 2022

La seconda moglie rientra sempre nell’asse ereditario del marito defunto: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come escludere la seconda moglie dall'er

Come escludere la seconda moglie dall'eredità?

Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, non si può escludere totalmente la seconda moglie dall'eredità. Se, infatti, la persona defunta ha contratto nuove nozze e il matrimonio è stato regolarmente celebrato e registrato, la seconda moglie ha diritto ad una specifica quota di eredità del defunto, come previsto dalla legge.
 

Come fare ad escludere la seconda moglie dall'eredità? La successione dell’eredità segue norme ben precise nel nostro Paese e, sia in presenza di testamento e sia in assenza di testamento, le norme in vigore devono essere rispettate per la divisione di beni e patrimoni tra gli eredi della persona defunta. 

Norme precise regolano la successione dell’eredità di un defunto anche in presenza di seconde nozze. Vediamo quali sono tutte le soluzioni possibili per escludere la seconda moglie dall’eredità.

  • Escludere la seconda moglie dall'eredità si può fare e come
  • Eredità da dividere tra eredi regole e seconda moglie


Escludere la seconda moglie dall'eredità si può fare e come

Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, non si può escludere totalmente la seconda moglie dall'eredità. Se, infatti, la persona defunta ha contratto nuove nozze e il matrimonio è stato regolarmente celebrato e registrato, la seconda moglie ha diritto ad una specifica quota di eredità del defunto, come previsto dalla legge. Si tratta di una quota di eredità che, o in presenza o in assenza di testamento, la legge assegna ai legittimi eredi del defunto in percentuali dfferenti a seconda del grando di parentela con il de cuius. 

Se alla seconda moglie non viene assegnata alcuna quota di eredità o una quota inferiore alla quota di legittima, la legge prevede per lei il diritto di agire in giudizio ricorrendo alla cosiddetta azione di riduzione per recuperare la parte di eredità che la legge le assegna.

Nel caso di secondo matrimonio, se per esempio il marito defunto era vedovo, la seconda moglie ha, per legge, diritto alla quota di legittima pari alla quota di 1/3 del patrimonio lasciato in eredità e anche in presenza di testamento, alla seconda moglie deve spettare la quota di 1/3 dell’eredità. Se il deceduto lascia non lascia testamento e i superstiti tra cui dividere l’eredità sono seconda moglie e un solo figlio, allora il patrimonio deve essere suddiviso in eguale misura tra seconda moglie e figlio.

Eredità da dividere tra eredi e regole seconda moglie

Le quote di legittima sono, dunque, ciò che regolano la successione di una eredità garantendo, pur in presenza di eventuali screzi e rapporti complicati tra gli eredi, quote di eredità a tutti i familiari del defunto che, per legge, rientrano nell’asse ereditario. 

Le leggi attuali prevedono che le quota di eredità e gli altri diritti nella successione privilegino, in ordine, coniuge, figli legittimi, figli naturali, ascendenti legittimi, e precisiamo che i figli legittimati e adottivi sono equiparati ai figli legittimi. Dunque, in presenza di coniuge superstite e figli, l’eredità si divide esclusivamente tra loro nelle percentuali previste dalla legge in base al numero di figli. Se, per esempio, sono superstiti solo moglie e un figlio, l’eredità del defunto si divide al 50% tra moglie e figlio.

Se il defunto lascia moglie e due figli, metà dell’eredità spetta alla moglie e l’altra metà si divide in paryi uguali, cioè al 25%, tra i due figli, ecc.

In assenza di figli e coniuge superstite, l’eredità spetta:

  • ai genitori per tutto il patrimonio ma se sono presenti fratelli e sorelle del defunto il patrimonio si divide e per metà spetta ai genitori e per l’altra metà spetta a fratello o sorella o diviso tra essi, per cui, per esempio, del 50% spettante, il 25% va ad un fratello e il 25% ad una sorella e così via;
  • ai nonni, ma se sono presenti fratelli e sorelle del defunto il patrimonio si divide tra tutti in parti uguali ma ai nonni spetta sempre la metà del patrimonio, per cui il resto si divide per 1/3 tra altri ascendenti e fratelli o sorelle;
  • a fratelli e sorelle, in assenza di figli e marito o moglie del defunto e altri eredi, ma se sono presenti i genitori del defunto, hanno diritto alla metà del patrimonio mentre l’altra metà si divide in parti uguali o in percentuali tra fratelli e sorelle;

In assenza di figli e coniuge e di ascendenti e collaterali, l’eredità spetta ai parenti fino al sesto grado in base ai legami di parentela più prossimi, partendo cioè dagli zii, per arrivare ai parenti in terzo grado, cugini, parenti di quarto grado, ecc. In assenza di parenti, ascendenti e collaterali, l’eredità del defunto viene devoluta allo Stato.