Per neutralizzare la Naspi, basta eliminare dal calcolo il periodo di contribuzione figurativa riconosciuto durante l’indennità di disoccupazione, tenendo invece conto dei periodi precedenti e la richiesta di neutralizzazione deve essere presentata all’Inps.
La neutralizzazione della Naspi con il riconoscimento dei contributi figurativi da parte dell’Inps per tutto il periodo di durata dell’indennità permette di bloccare i contributi penalizzanti non considerandoli nel calcolo della pensione finale per evitare una eventuale riduzione dell’importo della pensione. Ma come si fa a neutralizzare la Naspi per non diminuire l’importo della pensione?
Non è detto che la Naspi concorra a diminuire l’importo della pensione. La riduzione si verifica, infatti, solo quando l’accredito dei contributi figurativi può incidere negativamente sul calcolo dell’assegno finale. Tutto dipende, appunto, dal calcolo della pensione.
Per capire, infatti, se i contributi figurativi riconosciuti durante il periodo della Naspi diminuiscono, o meno, l’importo della pensione, per bisogna neutralizzare la Naspi per evitare eventuali riduzioni, bisogna:
Se il risultato del primo calcolo risulta maggiore del secondo, allora bisogna neutralizzare la Naspi per non ridurre l’importo della pensione finale. Per neutralizzare la Naspi, basta eliminare dal calcolo il periodo di contribuzione figurativa riconosciuto durante l’indennità di disoccupazione, tenendo invece conto dei periodi precedenti fino a considerare per la quota A le 260 settimane di retribuzione precedenti al pensionamento, per la quota B le 520 settimane.
La richiesta di neutralizzazione della Naspi per evitare che l’importo di pensione si riduca deve essere presentata all’Inps.