La procedura per sospendere i versamenti su fondo pensione consiste nella compilazione degli appositi moduli predisposti dalla società di emissione. Variano anche in base al fondo tra pensione negoziali, pensione aperti, piani individuali pensionistici, pensione preesistenti. Il modello va compilato e firmato e quindi consegnato al proprio datore di lavoro. Una scelta di questo tipo va naturalmente ponderata con attenzione perché nel breve periodo sgrava il lavoratore da un impegno di spesa, ma nel lungo periodo stravolge i calcoli sull'assegno previdenziale.
Aumentano le ragioni per scommettere sui fondi pensioni con l'obiettivo di costruirsi un secondo assegno previdenziale al momento del ritiro dal mondo del lavoro. Le nuove leggi prevedono infatti l'aumento dell'età anagrafica per andare in pensione e assegnano un peso maggiore ai contributi versati.
La pensione viene quindi rivalutata sulla base dell'inflazione e non più in base all'andamento delle retribuzioni. Di conseguenza un sistema di questo tipo si rivela strategico per un lavoratore giovane ovvero colui che più di altri subisce modifiche del sistema pensionistico.
L'adesione alla previdenza complementare permette anche di beneficiare di vantaggi fiscali e, a determinate condizioni, di ricevere un contributo del datore di lavoro.
Gli elementi decisivi dei fondi pensioni sono tre: la quantità dei contributi versati, la durata del periodo di versamento, i rendimenti garantiti con l'investimento sui mercati finanziari dei contributi versati. Ma cosa succede nel caso di sospensione dei versamenti su fondo pensione. Vediamo tutti i dettagli e più esattamente
Il versamento della quota dei fondi pensioni è un'operazione molto semplice. I contributi vengono versati periodicamente (ogni mese o ogni mesi, ad esempio) direttamente dall'azienda in cui si lavoro. Lo stesso datore preleva dallo stipendio il contributo individuale nella percentuale indicata nel modulo di adesione.
Ma può anche avvenire su base volontaria. La flessibilità è insomma massima. In fondo l'adesione è una scelta libera e volontaria a cui possono partecipare lavoratori dipendenti, autonomi, liberi professionisti, a progetto o occasionale. Ma anche chi è disoccupato o è a carico di un familiare che già aderisce a una forma simile.
Allo stesso tempo c'è anche varietà di scelta tra fondi pensione negoziali istituite dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro; fondi pensione aperti istituite da banche, imprese di assicurazione, società di gestione del risparmio e di intermediazione mobiliare; piani individuali pensionistici istituiti dalle società di assicurazione; fondi pensione preesistenti.
Cosa succede se per una qualunque ragione di tipo personale si decide di fare un passo indietro e di sospendere versamenti su fondo pensione? E soprattutto, come fare?
La procedura per sospendere i versamenti su fondo pensione consiste nella compilazione degli appositi moduli predisposti dalla società di emissione. Variano anche in base al fondo tra pensione negoziali, pensione aperti, piani individuali pensionistici, pensione preesistenti.
Il modello va compilato e firmato e quindi consegnato al proprio datore di lavoro. Una scelta di questo tipo va naturalmente ponderata con attenzione perché nel breve periodo sgrava il lavoratore da un impegno di spesa, ma nel lungo periodo stravolge i calcoli sull'assegno previdenziale.
I suggerimenti in caso di sospensione dei versamenti su fondo pensione sono tre. Innanzitutto effettuare con attenzione stime e calcoli per non ricevere sorprese al momento della pensione, ben sapendo che è comunque sempre possibile procedere con la riattivazione.
In seconda battuta leggere con attenzione i documenti per la sospensione, clausole incluse. Infine, leggere con altrettanta consapevolezza la Nota informativa e il Progetto esemplificativo standardizzato prima di attivare un fondo pensione.
Nel primo fascicolo sono contenute le caratteristiche della forma pensionistica complementare e le condizioni di partecipazione. In questo modo è possibile conoscere costi, modalità di contribuzione, rendimenti ottenuti negli anni passati e proposte di investimento.
Il Progetto esemplificativo standardizzato è la stima della pensione complementare ricevuta al momento del pensionamento.
Viene calcolata tenendo conto della costanza dei versamenti sul fondo pensione per tutta la durata dalla carriera lavorativa, ma anche dell'ammontare dei contributi pagati.