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Come fare compromesso acquisto prima casa? E quanto versare di caparra e altri costi da pagare subito

Quali sono le procedure, i documenti e i costi del compromesso per l’acquisto di una casa: i chiarimenti

Autore: Luigi Mannini
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come fare compromesso acquisto prima cas

Cos’č un compromesso per l’acquisto di una casa?

Il compromesso è un contratto di vendita preliminare dell’immobile in questione, che deve essere stipulato in forma scritta e con cui la parte proprietaria dell'immobile si impegna alla vendita all’acquirente (promittente acquirente). Il compromesso anticipa il vero e proprio contratto di compravendita che prevede il trasferimento definitivo della proprietà.

Come fare il compromesso per l'acquisto della prima casa? Decidere di comprare una casa è una operazione che richiedere diverse riflessioni, a partire dalla scelta del mutuo da accendere, se a tasso fisso o variabile, per arrivare a capire quanto si potrebbe dare di anticipo e caparra. 

Una volta scelta la casa dei desideri, si procede con la eventuale richiesta di mutuo e la firma del compromesso. Vediamo di seguito nel dettaglio come si fa.

  • Compromesso per l'acquisto della prima casa: quali sono le regole da rispettare per farlo correttamente
  • Quanto si deve versare di caparra e quali sono gli altri costi da pagare subito per il compromesso

Compromesso per l'acquisto della prima casa: quali sono le regole da rispettare per farlo correttamente

Il compromesso è il contratto preliminare di compravendita, documento con cui il venditore e l'acquirente si impegnano a vendere e acquistare una casa.

Il compromesso non è obbligatorio da fare ma, quando si fa, deve essere redatto obbligatoriamente in forma scritta e impegna le parti al definitivo il trasferimento della proprietà.

Per essere fatto correttamente ed essere regolare, il compromesso deve riportare specifici dati e informazioni, come:

  • dati e consenso delle parti, venditore e compratore;
  • dati esatti dell’immobile in vendita, con l'indirizzo, le caratteristiche dell’immobile che si deve trasferire (appartamento, villino, ecc., numero e natura dei vani, dati catastali, allegazione di planimetrie, attestato di prestazione energetica);
  • il prezzo della vendita.

Se manca anche solo uno di questi elementi, il compromesso si considera non valido.

Insieme ai dati appena riportati nel compromesso devono essere indicate anche ulteriori clausole chiamate accessorie e che sono:

  • il termine per il contratto definitivo, che solitamente si definisce in base ai tempi necessari per la stipula del mutuo o, nel caso di vendita di immobili da costruire, in base a quando l’immobile sarà finito e pronto per la vendita;
  • la caparra (chiamata caparra confirmatoria o acconto prezzo), che è la cifra da versare al venditore e che rappresenta un sorta di impegno reale da parte dell’acquirente all’acquisto dell’immobile;
  • la penale, che prevede che in caso di mancato rispetto degli obblighi previsti nel contratto, chi non rispetta quanto nel contratto stesso riportato è tenuto al pagamento di una determinata cifra come risarcimento dei danni. 

Una volta redatto, il compromesso deve essere obbligatoriamente registrato o entro 30 giorni, se fatto con un atto pubblico o una scrittura privata autenticata, o entro 20 giorni, se fatto con una scrittura privata semplice.

In quest'ultimo caso, la registrazione può essere effettuata presso qualunque ufficio dell’Agenzia delle Entrate, previo versamento dell’imposta di registro presso una banca o un ufficio postale tramite presentazione in triplice copia del modello F23 su cui devono essere indicati: nome e cognome e codici fiscali delle parti; indicazione dei codici tributo per l’imposta di registro (109T e, in caso di somme versate a titolo di acconto o di caparra, 104T); eventuali diritti fissi/speciali (codice 964T) e relative causali.

Quanto si deve versare di caparra e quali sono gli altri costi da pagare subito per il compromesso

Firmando il compromesso, dunque, il venditore e l'acquirente si impegno a concludere la compravendita e generalmente è questo il passaggio in cui chi ha intenzione di comprare casa deve versare la caparra.

Il suo importo cambia in base a valore dell’immobile. Generalmente, però, il costo di una caparra è compreso tra il 10 e il 20% del valore dell'acquisto. 

Il pagamento deve tramite assegno non trasferibile o assegno circolare emesso dalla propria banca, o tramite tramite bonifico.

Gli altri costi da pagare subito per il compromesso comprendono:

  • i costi della registrazione, che sono l'imposta di bollo, che è di 155 euro se il compromesso è redatto da un notaio, o di una marca da bollo da 16 euro per ogni 4 facciate scritte o frazioni di esse o ogni 100 righe, o di una marca da bollo da 1 euro per ogni pagina che compone la planimetria della casa in vendita;
  • l'imposta di registro, che è per tutti di 200 euro, indipendentemente dal prezzo della vendita dell’immobile;
  • eventuali onorari del notaio (se il compromesso è fatto da un notaio) che vengono calcolati in misura proporzionale al valore dell’atto.

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