L'iter per l'accesso all'indennità di accompagnamento parte dalla richiesta del certificato medico introduttivo al medico curante. Quest'ultimo inoltra il certificato all'Inps per via telematica mentre l'anziano deve inviare la domanda alla stessa Inps per il riconoscimento dell'invalidità. A quel punto è convocato davanti alla Commissione medica dell'Asl per gli accertamenti. Nel caso di riconoscimento delle difficoltà, l'anziano deve comunicare all'Inps le coordinate bancarie per l'accredito dell'indennità di accompagnamento.
Gli anziani che hanno bisogno di assistenza continuativa, che non possono compiere da soli gli atti quotidiani della vita e che non siano ricoverati in una struttura sanitaria con le spese totalmente a carico dello Stato, possono richiedere l'assegno di accompagnamento.
Ne hanno diritto le persone con disabilità fisica, sensoriale, psichica, con cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell'Unione europea, ma anche extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno.
Questa misura di sostegno economico viene riconosciuta sulla base della condizione di minorazione ovvero senza tenere conto dell'età degli anno o del reddito. Altra caratteristica peculiare dell'indennità di accompagnamento è la compatibilità con il lavoro.
Allo stesso tempo spetta anche agli invalidi civili ed è compatibile e cumulabile con le pensioni con le pensioni e le indennità speciali per i ciechi parziali e le indennità di accompagnamento per i ciechi totali. Vediamo nei dettagli:
Il requisito di base per accedere all'indennità di accompagnamento è il riconoscimento di una invalidità totale e permanente del 100% accompagnata dall'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore ovvero impossibilità di compiere gli atti quotidiani ed essenziali della vita, come mangiare o assumere i farmaci prescritti dal medico, e conseguente necessità di un'assistenza continua.
La procedure per fare domanda si base su una serie di passaggi ben precisi. Tuttavia nel caso degli anziani che hanno raggiunto l'età del pensionamento, il percorso da seguire è più semplice.
Basta infatti comunicare anticipatamente i dati richiesti per l'erogazione dell'indennità di accompagnamento, anticipando l'invio all'Inps del modello AP70. In buona sostanza non occorre attendere il verbale della Commissione medica.
Lo stesso modello AP70 va spedito entro 30 giorni dal suo ricevimento. Tuttavia i termini di pagamento scattano dal mese successivo a quello in cui è stato inviata la domanda.
Procedura semplificata a parte, l'iter per l'accesso all'indennità di accompagnamento parte dalla richiesta del certificato medico introduttivo al medico curante, in cui deve essere indicato nero su bianco che il richiedente è persona impossibilitata a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore oppure che è una persona che necessita di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Lo stesso medico inoltra il certificato all'Inps per via telematica mentre l'anziano deve inviare la domanda alla stessa Inps per il riconoscimento dell'invalidità. A quel punto è convocato davanti alla Commissione medica dell'Asl per gli accertamenti.
Nel caso di riconoscimento delle difficoltà, l'anziano deve comunicare all'Inps le coordinate bancarie per l'accredito dell'indennità di accompagnamento che, come accennato, decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda. Nel caso in cui la domanda venga spedita via posta, fa fede per stabilire la data di presentazione il timbro di arrivo all'Asl.
Norme aggiornate alla mano, l'indennità di accompagnamento può essere concessa anche per i periodi di documentata interruzione del ricovero purché la durata non sia inferiore a 1 mese.
L'iter non si conclude con la concessione dell'importo previsto poiché i beneficiari devono tutti gli anni produrre la dichiarazione di responsabilità che attesta il ricovero nella casa di cura.
L'indennità di accompagnamento non è corrisposta in caso di ricovero in reparti di lungodegenza o riabilitativi ma è ammessa nei periodi di ricovero per terapie contingenti di durata connessa al decorso della malattia o durante i periodi di allontanamento dalla struttura di ricovero di durata non superiore al mese.
L'indennità è riconosciuta durante il periodo di detenzione.
Il requisito fondamentale per l'accesso al contributo consultivo è il riconoscimento al 100% dell'invalidità permanente totale che accompagna l'incapacità di camminare.