Come fare per affittare una casa per più anni: contratti e procedura 2023

Seguire passaggi specifici per non sbagliare nella scelta di inquilini e stipula contratto: procedura a seguire per affittare casa

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come fare per affittare una casa per più

Cosa devo fare se decido di affittare casa?

Per affittare casa bisogna seguire passaggi specifici che partono dalla sistemazione di casa in maniera da presentarla nel miglior modo possibile, alla scelta di inquilini che siano affidabili e 'sicuri' e non riservino sorprese nel tempo, sia nel gestione e manutenzione della casa, sia per la regolarità del pagamento del canone di locazione. 
 

Se scegli di affittare il tuo immobile, come devi procedere? Mettere in affitto un'abitazione anziché lasciarla inutilizzata può essere vantaggioso. Questo non solo previene i costi di manutenzione di una proprietà vuota, ma garantisce anche che l'abitazione rimanga abitata e ben curata.

Prima di affittare, è essenziale conoscere le normative in vigore e assicurarsi di selezionare inquilini affidabili. Ecco una breve guida sui passi da intraprendere per mettere in affitto la tua casa.

  • Procedura e passaggi da seguire se decido di affittare casa
  • Tipologia di contratto da scegliere se decido di affittare casa


Procedura e passaggi da seguire se decido di affittare casa

Per affittare casa è bene seguire passaggi specifici che prevedono:

  • scelta dell'agenzia immobiliare, se si decide di rivolgersi ad una agenzia per la ricerca di inquilini e che si occupi di tutte le relative pratiche, mettendo in tal caso in conto la percentuale da pagare al termine del mandato;
  • migliorare eventualmente stato e condizioni della casa per renderla presentabile e accogliente in modo da attrarre potenziali inquilini sin dalla prima visita;
  • fare dei lavori preventivi, se necessari, come sostituire vecchi infissi o cambiare il pavimento o rifare i bagni e pulire sempre;
  • assicurarsi che tutti gli impianti, idrici, elettrici, ecc siano a norma;
  • avere tutti i documenti, edilizi e urbanistici, relativi alla casa;
  • decidere il prezzo di affitto della casa, in base a valore dell’immobile, vicinanza a servizi, ubicazione dell’immobile;
  • scegliere l’inquilino giusto, per evitare di incorrere in successivi problemi di eventuali morosità;
  • stipulare e sottoscrivere il contratto.

Tipologia di contratto da scegliere se decido di affittare casa

Una volta scelti gli inquilini e deciso tutto, si passa alla stipula del contratto di affitto. Per affittare casa si può scegliere tra diverse tipologie di contratto di locazione, che sono:

  • contratto di locazione a canone libero, della durata fissa di 4 anni, che si possono automaticamente rinnovare per ulteriori 4 anni;
  • contratto di locazione a canone concordato, 3+2, con prezzo dell'affitto stabilito e che non essere deciso dal proprietario di casa;
  • contratto di locazione con cedolare secca, che prevede due aliquote, al 21% per i contratti a canone libero (4+4) e al 10% per i contratti a canone concordato (3+2, con condizioni contrattuali predefinite a livello locale).

Precisiamo che quando si opta per il regime agevolato della cedolare secca, l’importo del canone di locazione non si può modificare con gli aggiornamenti che portano generalmente alle oscillazioni dei prezzi degli affitti dei contratti a canone libero.

Una volta decisa la tipologia di contrato di affitto da applicare, deve essere compilato il contratto, controllato e sottoscritto da entrambe le parti, cioè da proprietario di casa e inquilino o inquilini, e deve poi essere registrato all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data della stipula. 

La registrazione del contatto di affitto spetta al proprietario di casa che per farlo può o recarsi direttamente presso una sede dell’Agenzia delle Entrate del Comune dove si trova la casa, o effettuare la registrazione direttamente online sul sito stesso delle Entrate.

La registrazione del contratto di affitto prevede i seguenti pagamenti:

  • imposta di registro, che varia a seconda dell’immobile locato e per gli immobili in affitto per uso abitativo è del 2% del canone annuo, moltiplicato per le annualità del contratto; 
  • imposta di bollo di 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto da registrare e, comunque, ogni 100 righe.