Per contestare una multa è possibile rivolgersi al Prefetto oppure presentare, entro trenta giorni dalla contravvenzione, un ricorso al giudice di Pace che provvederà ad avviare il provvedimento civile con costi a carico del richiedente.
Fare ricorso alla multa è un diritto di ogni automobilista. Ma come fare il ricorso al giudice di pace per opporsi alla contestazione della multa? Innanzitutto c’è bisogno di presentare il verbale che deve essere notificato al trasgressore entro centocinquanta giorni dal fatto.
La Corte Costituzionale ha stabilito che la data decorre dal momento in cui è stato identificato il trasgressore. Se non viene identificato, ne può rispondere anche in solido il familiare che risulti all’interno dei registri del PRA. Oppure della Motorizzazione civile.
Trovare una multa sul parabrezza della propria auto non è certo una bella sorpresa. Peggio ancora quando la sorpresa arriva direttamente via posta. Sia nell’uno che nell’altro caso l’umore accusa un repentino cambiamento. In peggio, ovviamente. Nel caso in cui l’infrazione sia stata realmente commessa allora conviene pagare.
Magari con qualche recriminazione verso la propria superficialità e distrazione, ma di certo con la consapevolezza di dover espiare il fio della trasgressione. Ma se questo convincimento non c’è è inutile girarci intorno. La prima domanda che viene in mente è come fare ricorso. Esistono due possibilità: rivolgersi a un Prefetto oppure al giudice di pace.
Ed è proprio questa seconda opportunità che proveremo ad approfondire con attenzione per spiegare passo dopo passo come fare ricorso al giudice di pace. La prima cosa da fare è valutare con la massima onestà e serenità che sussistano le condizioni perché si possa procedere alla contestazione della multa. In particolare, ciò è possibile quando:
Per fare ricorso per una multa al Giudice di Pace hai tempo trenta giorni dalla contravvenzione o dalla notifica della sanzione al Giudice di Pace competente per l'area in cui è avvenuta l'infrazione. Scegliendo questa strada darai avvio a un procedimento civile che, come tale, comporta dei costi a tuo carico: per multe di importo inferiore a mille e cento euro sarà necessario versare un contributo pari a quarantatrè euro e presentare una marca da bollo da ventisette euro.
Accedendo alla nuova piattaforma SIGP (Sistema Informatico Giudici di Pace) è possibile presentare ricorso online e depositarlo presso il Giudice di Pace in modo semplice e in totale autonomia. Una volta effettuato l'accesso alla pagina principale, per prima cosa dovrai selezionare la regione di appartenenza e poi cliccare su Opposizione a sanziona amministrativa.
Bisognerà poi stampare il ricorso e spedirlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno consegnarlo di persona presso l'ufficio del Giudice di Pace, allegando tutta la documentazione utile. Una volta esaminata la richiesta, il Giudice potrà accogliere o respingere il ricorso, ancora con un’ordinanza. In caso di risposta negativa, egli determinerà l'importo della sanzione dovuto ed imporrà il pagamento entro trenta giorni con sentenza immediatamente eseguibile.
La seconda alternativa nel caso di una notifica di una multa è quella di ricorrere al Prefetto. Questa volta l’operazione deve essere effettuata entro sessanta giorni dal ricevimento dell’avviso della multa ricevuta, recandosi nell’apposito ufficio dei Vigili Urbani oppure direttamente in Prefettura. Una richiesta che non ha bisogno di particolari mezzi, ma semplicemente con una raccomandata e in carta semplice. Inoltre ci si può recare personalmente.
Per non avere problemi bisogna inserire alcune informazioni tra le quali i dati dell’automobile e le proprie generalità. Vanno allegati la copia del verbale e tutto il materiale utile a sostegno della richiesta. Il ricorso al Giudice di Pace può avvenire anche bypassando quello al Prefetto, a patto che non ci sia stato nessuna transazione economica. Esistono diverse modalità con cui su può esperire questa pratica. L’unica scadenza che deve essere rispettata è quella di 30 giorni, trascorsi i quali si perde questo diritto.
Bisogna inserire il verbale e le altre informazioni che servono a perorare la causa. Per le contravvenzioni di poco conto forse non conviene nemmeno prestarsi a questa serie di faccende. Discorso diverso quando la cifra è più alta e c’è il rischio di incidere anche sul proprio bottino di punti sulla patente, o addirittura il ritiro della licenza stessa.