Come fare ricorso per una multa con autovelox Velomatic. Procedura 2022

Può proporre l’opposizione chi riceve il verbale per infrazione rilevata con autovelox Velomatic, oppure il proprietario del veicolo se diverso dal contravventore.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Come fare ricorso per una multa con auto

Multa con autovelox Velomatic, come fare ricorso?

Sia nel caso del ricorso al giudice di pace e sia al prefetto contro la multa auto ricevuta, il proprietario del mezzo ha una carta in più da giocare se l'infrazione è stata rilevata dall'autovelox Velomatic. Tutti gli apparecchi di rilevazione della velocità devono essere tarati e revisionati. Nel caso del Velomatic 512 è però indispensabile la certificazione a norma ISO-9001 e la conseguente esecuzione da un centro autorizzato, ad esempio i laboratori Accredia.

Tra gli apparecchi più utilizzati per il rilevamento della velocità delle auto c'è il Velomatic 512. Si tratta di un autovelox di nuova generazione che si caratterizza per la sua mobilità. In pratica le forze dell'ordine che lo utilizzano possono facilmente trasportarlo da una parte all'altra e controllare il rispetto dei limiti di velocità. Dal punto di vista procedurale non presenta alcuna differenza rispetto ad altri autovelox.

Rilevata l'infrazione, certificata dalla fotografia dell'auto in cui viene mostrato anche il numero della targa del veicolo, la sanzione viene recapitata al proprietario del mezzo. Quest'ultimo può a sua volta proporre ricorso al giudice di pace o al prefetto nel caso in cui ravvisi profili di irregolarità, anche formali. Vediamo meglio:

  • Fare ricorso al giudice di pace per una multa con autovelox Velomatic
  • Fare ricorso al prefetto per una multa con autovelox Velomatic

Fare ricorso al giudice di pace per una multa con autovelox Velomatic

Sia nel caso del ricorso al giudice di pace e sia al prefetto contro la multa auto ricevuta, il proprietario del mezzo ha una carta in più da giocare se l'infrazione è stata rilevata dall'autovelox Velomatic. Come sappiamo, tutti gli apparecchi di rilevazione della velocità devono essere tarati e revisionati. Nel caso del Velomatic 512 è però indispensabile la certificazione a norma ISO-9001 e la conseguente esecuzione da un centro autorizzato, ad esempio i laboratori Accredia.

L'automobilista può proporre ricorso contro la multa auto al giudice di pace purché non abbia già pagato la sanzione. In pratica, entro 60 giorni dall'infrazione deve decidere se versare quanto richiesto o presentare opposizione. I ricorsi al giudice di pace e al prefetto sono tra di loro alternativi. Il ricorso va depositato alla cancelleria del giudice e se inviato per posta raccomandata, occorre allegare la documentazione prevista.

Il giudice di pace non ha termini entro i quali pronunciarsi e deve sempre motivare la sentenza ovvero la decisione assunta, sia essa di condivisione delle ragioni dell'automobilista ricorrente o di non accettazione e dunque di conferma della multa auto.

Fare ricorso al prefetto per una multa con autovelox Velomatic

Il prefetto ha competenza specifica nei ricorsi amministrativi in materia di contravvenzioni stradali. Può proporre l'opposizione chi riceve il verbale per infrazione rilevata con autovelox Velomatic, oppure il proprietario del veicolo se diverso dal contravventore, ma solo dopo la notifica. Il ricorso va indirizzato al prefetto della provincia dove si trova la località della infrazione commessa, entro 60 giorni dal ricevimento della notifica del verbale di contravvenzione o della sanzione.

Se la scadenza è un giorno festivo viene prorogata al giorno successivo. Il ricorso può essere proposto al prefetto direttamente e anche di persona dalla parte interessata, senza sostenere spese, ma mettendo in con un aumento della sanzione in caso di rigetto del ricorso.

Il prefetto, dopo aver esaminato i documenti e comunque entro 120 giorni dalla richiesta può decidere di respingere il ricorso ed emettere una ingiunzione di pagamento. Oppure accogliere il ricorso e disporre l’archiviazione. Se non si pronuncia entro 120 giorni, vale il silenzio assenso e la multa non va pagata. In caso di richiesta di audizione personale, i termini sono sospesi fino alla data fissata per l’audizione.

Provando a riassumere, se il conducente fa ricorso al prefetto, quest’ultimo ha 120 giorni per decidere e deve indicare i motivi di fatto e di diritto su cui si fonda l’opposizione. Se il termine è decorso, il prefetto deve archiviare la pratica.

Se emana in ritardo l’ordinanza, con cui ingiunge il pagamento della contravvenzione, l'automobilista deve impugnare l’ordinanza prefettizia davanti al giudice di pace che dichiara nulla l'ordinanza e di conseguenza il cittadino non deve pagare la multa. In tutti i casi è importante allegare una fotocopia del verbale di accertamento e la documentazione utile per sostenere la propria posizione.